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Carrello: “Voglio vincere con l’Igea. Nei playoff determinanti gli episodi”

L’Igea sembra aver attivato la modalità “rullo compressore”. A farne le spese è stata la malcapitata Jonica, che mercoledì è uscita dal D’Alcontres-Barone con un 4-0 sul gruppone. Passivo troppo pesante per i santateresini, che fino al 76’ erano rimasti in partita, ma che dall’altro lato dice molto sulle condizioni fisiche e mentali della squadra di Furnari. Dal punto di vista tecnico c’era poco da dire già alla vigilia della ripresa del campionato: che il presidente Barresi avesse messo in piedi una corazzata in grado di poter ambire già da ora al salto di categoria era piuttosto evidente e il campo non ha fatto che confermare le sensazioni di qualche settimana fa.

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Una conclusione di Carrello

A impressionare è lo stato di forma di una squadra già in formato playoff, con meccanismi tattici ben oliati e la consapevolezza mentale dei propri pregi ma anche dei propri difetti. In evidenza nella sfida con la Jonica l’attaccante Ninni Carello, sempre più protagonista nell’undici titolare di Peppe Furnari: “Loro hanno dimostrato di essere una squadra tosta. Vero è che venivano dalla sconfitta con il Giarre, ma attraversavano comunque un ottimo momento. La vittoria è meritata, il 4-0 finale non credo che possa lasciare spazio a dubbi, ma dall’altro lato non bisogna credere che sia stata una passeggiata perché fino a un quarto d’ora dalla fine la partita era in bilico. Stiamo facendo bene, fisicamente e mentalmente siamo pronti per i playoff, il professor Torre ci torchia a dovere, ci faremo trovare pronti”. 

Il cammino verso la D però sarà impervio e difficile: “Siamo pronti per i playoff, sia noi che la società abbiamo lavorato sodo per arrivare sin qui, il bello e il difficile verranno tra poco. La mancata promozione un fallimento? Non credo, lo sarebbe se uscissimo dal campo con la consapevolezza di non averci provato, di non aver dato tutto per raggiungere questo obiettivo, ma così non sarà perché non è nelle caratteristiche di questa squadra. Le partite secche sono una lotteria da cui può uscire qualsiasi cosa, non sono una scienza esatta. Sappiamo di avere tutte le carte in regola per potercela giocare, ma poi a fare la differenza saranno sempre e comunque gli episodi”.

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Alcuni sostenitori dell’Igea sui balconi

Protagonista della favola Acquedolci in Promozione (con ben 26 gol) e poi nelle prime giornate di Eccellenza, Carrello nell’ultimo anno è stato molto vicino dal lasciare la Sicilia per confrontarsi con le categorie superiori. Quelle stesse categorie che spera di raggiungere con l’Igea: “La scorsa estate ho avuto contatti con una società romana, ma poi sono tornato all’Acquedolci dove abbiamo disputato una prima parte di stagione davvero entusiasmante. Ho sostenuto un provino con la Virtus Verona, società che milita in Lega Pro, ho avuto qualche contatto con diverse squadre del centronord Italia che militano in D, in una fase in cui gli spostamenti erano un po’ complicati a causa del Covid. Con l’Igea c’eravamo sfiorati anche in estate, ma tutto si è concretizzato soltanto alla vigilia della ripresa del campionato dopo la lunga pausa dovuta alla pandemia. Qua mi sto confrontando con uno scenario diverso, qui si gioca per vincere e le pressioni sono maggiori. Indossi la maglia di una grande società, che ha un nome e un certo blasone. Non ho rimpianti ma solo un obiettivo, quello di raggiungere quelle categorie con l’Igea. Tecnicamente mi sto trovando bene, il mister è molto preparato ma non lo vengo a scoprire io, cerchiamo di proporre un calcio offensivo. Mi dispiace solo che finora non ho potuto giocare insieme a Biondo e Isgrò: per un motivo o per un altro il mister non ci ha mai potuto schierare contemporaneamente”.

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