Parola di capitano. La salvezza in Serie C, raggiunta e festeggiata dal Messina con due giornate d’anticipo, ha fatto esplodere di gioia tutti. Luigi Carillo, fascia al braccio, è stato tra i più presenti in squadra con 31 presenze in campionato, venendo costretto suo malgrado da un infortunio a saltare le ultime due gare contro Taranto e Turris. Non ha trovato la via del gol, come invece gli era spesso capitato con la maglia della Casertana (6 reti nel 2020/21), ma il difensore partenopeo ha sempre agito da punto di riferimento prezioso per il gruppo, specie nei momenti di difficoltà.
Al giro di boa sembrava un Everest da scalare, con il Messina in fondo al graduatoria e lontanissimo dalla salvezza diretta. Sul banco degli imputati, in più, ci era finito soprattutto il pacchetto arretrato per i troppi gol subiti. Il concreto rischio era quello di affondare, ma nel girone di ritorno i giallorossi hanno cambiato marcia, grazie alla cura Raciti ed agli innesti dal mercato invernale, centrando ben sette vittorie (da urlo quella sul campo del Bari capolista) e cinque pareggi, utili a centrare quel traguardo quasi insperato sotto Natale. Per sintetizzare il cammino, assai problematico all’inizio e tanto esaltante all’arrivo, Carillo ha scelto questa frase su Instagram: “Chi semina nelle lacrime, mieterà nella gioia”.
Il centrale ha poi spiegato nel post il perché di queste parole e con quali armi il Messina ha realizzato l’impresa: “Questa è la frase che più ci rappresenta in questa stagione. Con determinazione e passione siamo andati avanti e non abbiamo mai mollato, anche quando sarebbe stato facile farlo. Da uomini veri, abbiamo trasformato tutte le difficoltà in energia positiva e scritto il nostro finale, raggiungendo un obiettivo fondamentale per la città e i nostri tifosi. Il lavoro paga sempre e NOI ne siamo la dimostrazione. Con orgoglio e con il cuore, forza Messina”.