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Carera: “Vincenzo, Nairo e Tom pronti al gran finale. Il segreto di Nibali? Il bus Bahrain”

Dopo il successo di Vincenzo Nibali a Bormio, il suo manager Alex Carera è volato in Bahrain, nell’arcipelago in cui è stata allestita la formazione che gli sta consentendo di lottare nuovamente per il Giro, a un anno dal trionfo in maglia Astana.

Alex Carera
Alex Carera insieme a Vincenzo Nibali al termine di una tappa

Raggiunto telefonicamente nel Golfo Persico, il procuratore dello “squalo dello Stretto” ci presenta così il rush finale di un’entusiasmante corsa rosa: “Mancano quattro tappe, e tre saranno decisive o comunque fondamentali. La frazione di giovedì è molto importante, quella di sabato lo sarà altrettanto e non possiamo certo dimenticare la cronometro di domenica. Fra Moena ed Asiago può accadere davvero di tutto”.

Le due tappone di montagna si addicono più alle caratteristiche di Nibali e Quintana mentre l’attuale leader può fare affidamento sulla prova contro il tempo conclusiva: “La crono è favorevole a Dumoulin, ma incideranno molto la condizione fisica e l’aspetto meteorologico. Con la pioggia il percorso cittadino sarebbe ancora più tortuoso, anche se ci sono grandi rettilinei. La maglia rosa dà motivazioni in più, ma sono le gambe a fare la differenza”.

Gazzetta dello Sport
La prima pagina che la Gazzetta dello Sport ha dedicato all’ennesima impresa di Nibali

“Squalo” a parte, nessun’altro italiano è riuscito a conquistare una tappa al Giro. Secondo Carera non si può però parlare di un movimento in crisi: “Vincenzo è il più grande campione che abbiamo avuto negli ultimi anni. Ha sostenuto da solo tutto il peso del movimento. Ma tanti altri meritano e possono arrivare in alto. Colbrelli, Ulissi e Bonifazio correranno il Tour de France mentre Aru è fuori per infortunio. Con Nibali ci siamo abituati bene, però il livello del Giro è notevolmente più alto rispetto a venti anni fa grazie al World Tour. Quindi è normale che gli altri italiani facciano fatica, anche perché molto spesso sono soltanto dei gregari, che devono lavorare per i rispettivi capitani”.

Il manager giudica così i principali protagonisti della corsa rosa: Quintana lo vedo molto bene. È in ottime condizioni, tiene il ritmo sulle salite. È un campione, che ha già vinto Vuelta e Giro. Dumoulin ha il punto debole nella squadra. Ma dopo lo Stelvio è stato impressionante: ha rimontato negli ultimi km, guadagnando 20” su Nibali. Sono tutti e tre al top della forma. C’è Pozzovivo, che si sta comportando bene, mentre Pinot un po’ a sorpresa ha accusato un ritardo importante”.

Team Bahrain Merida
L’hospitality del team Bahrain Merida, ispirata ai top team di Formula 1 e Moto Gp (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Il team Bahrain Merida, pur appena nato, ha stupito un po’ tutti gli osservatori: “Siamo una squadra nuova ma oltre a Nibali ci sono elementi con grandissima esperienza, che hanno già vinto Giro e Tour: dal preparatore Slongo al massaggiatore Pallini, dal general manager Copeland al responsabile della comunicazione Pizzorni, fino ai ds Volpi e Štangelj. Non c’erano dubbi quindi e lo dimostra il fatto che siamo secondi nella classifica dei tempi, dietro soltanto alla Movistar, che è indubbiamente la più forte. Pellizzotti e Visconti comunque stanno dando il massimo: quello che volevamo”.

Tra i segreti della squadra di Nibali c’è poi l’imponente struttura che ricorda i motorhome di Ferrari, Mercedes, Honda e Yamaha: “Ci sta premiando l’idea di creare, e siamo l’unica squadra ad averlo fatto, una hospitality in un bus a parte. Abbiamo investito tantissimo, come fondi ed energie, in questo progetto, che è chiaramente ispirato ai team di Formula 1 e Moto Gp. I piloti hanno l’opportunità di riposarsi e preparare nel migliore dei modi la tappa successiva”. 

Alex Carera
Alex Carera in conferenza stampa

Carera ha commentato infine il grande successo della tappa organizzata dall’Amministrazione comunale e da Rcs a Messina: “Vincenzo è rimasto felicissimo per il calore che la sua città gli ha dimostrato. Messina ha dimostrato di amare lui e il ciclismo. L’Asd Nibali e Lillo La Rosa hanno creato poi una zona riservata alla squadra: questo lo ha fatto sentire importante, era davvero felice e molto emozionato”.

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