Il Città di Messina ha raggiunto gli ottavi di finale della fase nazionale Juniores. “Un traguardo prestigioso e storico per la nostra società”, sottolinea il direttore generale Giovanni Cardullo.
I peloritani sfideranno adesso l’Avellino, un club dalla grande tradizione, soltanto di passaggio tra i Dilettanti: “Abbiamo anticipato il match a martedì 28, per evitare la concomitanza con il Camaro, che mercoledì sfiderà il Sant’Agnello in un’altra sfida valida per le fasi nazionali, seppure di Eccellenza. L’Avellino con la prima squadra, dopo la promozione in C, è in lotta per lo scudetto. È una società blasonata, che ha calcato ben altri palcoscenici e ha un’ottima squadra anche a livello giovanile”.
Il titolo regionale, conquistato battendo in finale l’Igea Virtus, è arrivato per la terza volta, dopo i trionfi del 2013 e del 2014, firmati dalla gestione di Elio Conti Nibali e del compianto Giampiero De Leo: “All’epoca ero responsabile del settore giovanile. Nella fase nazionale non superammo gli incroci con Cosenza, Bisceglie e Puteolana Internapoli. Questa volta abbiamo prevalso nel girone con Turris e Fasano. Sono tutte realtà importanti, la scrematura è evidente. Proveremo a giocarcela nel doppio confronto, anche se il ritorno in trasferta rende tutto più complicato”.
Il Città di Messina si è issato tra le prime sedici d’Italia nonostante un collettivo ancora più giovane di quanto imporrebbero i regolamenti: “Schieriamo molti 2002 e 2003, addirittura otto contro il Fasano. Avevamo anche due 2004 in panchina. Mentre altre formazioni puntano sui 2000, mentre i ’99 erano schierabili soltanto nella fase regionale, quando noi abbiamo dato spazio a capitan Silvestri e Crucitti. Cannino e Santoro hanno compiuto un bel percorso anche con la prima squadra e da esordienti in D hanno ottenuto una meritata salvezza. Ci tenevamo particolarmente ad arrivare fin qui”.
E la vetrina la stanno conquistando elementi giovanissimi, del 2003, come Corso e Santapaola, che ha appena conquistato – collezionando ben cinque presenze, tre da titolare – il terzo posto nel Torneo della Pace di Perugia con la Rappresentativa Under 16: “La sua convocazione in Nazionale è un grande orgoglio per noi – conclude Cardullo – Per due partite ha anche indossato la fascia di capitano. È un ragazzo promettente, valido, che sta ottenendo una vetrina importante. Speriamo di portarlo in ritiro con la prima squadra l’anno prossimo. È la conferma peraltro dell’ottimo lavoro svolto fin qui dal responsabile tecnico del vivaio Carmine Coppola”.