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Cardani: “Cantù grande squadra. Non perdiamo fiducia, Ellis esempio da seguire”

Desio è amara per l’Orlandina Basket che è costretta a lasciare campo alle aspettative del team lombardo ma che accresce fiducia in vista delle prossime settimane. Questa l’analisi del coach paladino Marco Cardani, debuttante in serie A2. “I complimenti vanno rivolti a Cantù per questo successo colto all’esordio. Abbiamo faticato contro i loro playmaker e i loro palleggiatori. Era stato un aspetto ben attenzionato in settimana ma siamo andati in difficoltà per motivi banali e futili. Siamo ancora un po’ acerbi nel rispetto delle regole, la comunicazione e le letture dei blocchi. Dobbiamo essere maggiormente pronti sin da subito e crescere nel quotidiano, aumentando la competitività in difesa”.

Orlandina Basket
Il tecnico paladino Marco Cardani applaude la sua squadra

Un atteggiamento positivo tenuto dalla squadra nel corso della parte centrale della sfida, sorretta dai numeri di una stella classe 2003. A pagare dazio è stato l’avvio e la chiusura di gara: Sono felice per la risposta avuta da Ellis, che era all’esordio assoluto in A2 e ha giocato bene in una categoria così importante. Ogni settimana dobbiamo dare il meglio di  noi negli allevamenti. Offensivamente nei quarti centrali abbiamo giocato molto bene segnando cinquanta punti tra secondo e terzo quarto accusando una flessione nel primo e nell’ultimo quarto, quando è mancata la condivisione nel giocare. Comunque non cambia nulla per il nostro percorso di crescita, dobbiamo lavorare e fare fiducia ai nostri giovani”.

I brianzoli partono per vincere il torneo, il ko non deve fare perdere fiducia al gruppo biancoblu: “Il valore di una squadra come Cantù è di altissimo livello per la categoria, il potenziale biancoblu lo si vedrà sul lungo periodo, sono una squadra completa e ricca di alternative per sopperire alle assenze. Noi al momento stiamo competendo, seppur a tratti, contro tutti sulla singola gara. Non perdiamo la fiducia, pur sapendo che molti aspetti richiedono ancora tanto lavoro. Conosciamo i nostri obiettivi e i progressi che otterranno i nostri giovani, consapevoli che  possiamo mettere in difficoltà chiunque”.

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