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Tra gli over più attesi in casa Fc Messina c’è sicuramente l’attaccante Paolo Carbonaro. Il 30enne palermitano è chiamato a fare da chioccia ai compagni più giovani: “È normale quando si è tra i più grandi del gruppo. Sono abituato a dover dare qualcosa in più alla squadra, sia in campo che fuori, anche per rappresentare un modello per gli under, che in un campionato come la serie D sono numerosi per motivi regolamentari”.
Oltre 250 presenze in carriera, più di 150 tra i professionisti: un curriculum importante per la punta peloritana, che da quattro stagioni è scesa tra i Dilettanti: “Da giovane ho giocato tra i professionisti. Poi le piazze che mi hanno cercato, tra cui adesso Messina, erano davvero importanti pur essendo in serie D. Preferisco cercare di avere le motivazioni in più che ti dà una piazza del genere, indipendentemente della categoria”.
Con la firma del francese Kilian Bevis, sono diventati sette gli over in gruppo, ma la rosa è ancora incompleta e forse un po’ inesperta: “L’importante è lavorare bene in questo ritiro, senza pensare a quanti siamo, mettendo a posto sia le gambe che la testa. Con Giovanni Giuffrida, uno degli elementi più navigati, non ci preoccupiamo. Al momento ci troviamo in un gruppo con tanti giovani ed è un po’ diverso dal solito, ma siamo soltanto all’inizio. Mister Costantino poi è una garanzia in termini di serietà”.
L’annata più felice in carriera in Laguna, nel 2015/16, in una squadra che ha macinato record di rendimento: “A Venezia ho segnato ben quattordici reti ed è stato un anno fantastico. Abbiamo totalizzato 90 punti e vinto agevolmente il campionato. Ho soltanto dei bei ricordi di quell’avventura”.
Nell’ultimo biennio Carbonaro ha militato invece nella Caratese del presidente Michele Criscitiello, noto giornalista di Sportitalia. “Con il presidente abbiamo un rapporto che va al di là del campo. Loro stavano facendo altre scelte: abbiamo provato a restare un altro anno insieme, ma alla fine non è stato così. Nulla toglie alla stima reciproca che c’è e rimane”.
Sulla posizione in campo, Carbonaro risponde con simpatia: “Di certo giocherò davanti. Sarà il mister a decidere esattamente dove schierarmi, posso ricoprire più ruoli sul fronte offensivo”.