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Carabellò incontra Sciotto: “Sono a disposizione. Ma io aggrego e non divido”

L’incontro – assicura il diretto interessato – è stato assolutamente casuale. Fatto sta che questa mattina, a Rodia, l’esperto dirigente Giovanni Carabellò ha incontrato Pietro Sciotto, candidato alla carica di presidente del nuovo Messina. L’imprenditore originario di Gualtieri Sicaminò era lì per un faccia a faccia con l’assessore allo sport Sebastiano Pino e l’ex presidente provinciale della Figc Aldo Violato.

Pietro Sciotto
Pietro Sciotto è in lizza per la carica di presidente del Messina

“Abbiamo fatto il punto della situazione – ha chiarito Carabellò – Sciotto ha voglia di investire nel calcio del messinese. Se ha bisogno di supporto, io ci sono. Mi sono dichiarato disponibile ad affiancarlo. Lui ha mostrato prontezza, coraggio, personalità e anche un po’ d’incoscienza. Però è l’unico che lo ha fatto, incondizionatamente. Da messinesi non possiamo che essere contenti, anche perché a questo punto almeno una manifestazione d’interesse dovrebbe essere presentata, a tempo quasi scaduto”.

Carabellò spinge sul tasto della collaborazione: “L’interesse della città è ottenere almeno la serie D. Dobbiamo ripartire in qualche modo, per puntare al professionismo in un anno, sul campo o tramite un ripescaggio. Io non divido, ma aggrego le risorse, che anzi vanno messe assieme. La mia idea può essere definita “Messina per il Messina”: in questo momento di grande con difficoltà, tutta la città, dalla A alla Z, deve contribuire affinché il ritorno tra i dilettanti si trasformi solo in un breve passaggio, purtroppo obbligato”.

Barbera, Proto e Candido
Francesco Barbera, Franco Proto e l’avvocato Bonaventura Candido

L’ex dirigente di FC e Città di Messina era stato indicato come possibile nuovo dg, al fianco di Francesco Barbera, altro imprenditore interessato a lanciarsi nel mondo del calcio: “Lo ringrazio per avermi voluto inserire nella sua squadra, con altre persone in grado di supportarla. Eravamo arrivati a sfiorare la somma dei 500mila euro da versare immediatamente ma lui preferisce legittimamente cautelarsi, per immaginare un progetto ad ampio respiro, che possa sostenersi su basi più larghe, e non arenarsi anzitempo. Per reperire quattro soci come quelli che cerca Barbera, bisogna bussare a tante porte o affidarsi a banche di investimento e questo percorso richiede mesi, non pochi giorni”.

Un’unione di intenti è possibile? Carabellò se lo augura: “Auspico un impegno di Francesco Barbera nella forma che si era ipotizzato inizialmente o anche in collaborazione con altri imprenditori, magari direttamente con Sciotto”.

Violato e Morgana
L’ex delegato provinciale del Coni Aldo Violato e il vicepresidente della LND Sandro Morgana

Il dirigente si era avvicinato anche all’ACR di Franco Proto, che voleva supportare con un potenziale finanziatore: “Ho tentato di fare qualcosa. Avevo la disponibilità di un imprenditore campano che avrebbe potuto aiutarci con la fideiussione ma alla fine non c’è stato nulla da fare. Adesso il sindaco può dare questo titolo di D, concesso alla città come risarcimento per la Lega Pro perduta, soltanto ad un messinese. Ma poi nei mesi a venire potranno essere coinvolti anche soggetti non autoctoni”. Oltre a Carabellò, insomma, anche l’imprenditore campano potrebbe affiancare Sciotto.

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