Un pari che non serve a nessuno. Lo 0-0 contro il Messina non ha consentito al Taranto di celebrare l’approdo nei playoff (pugliesi penalizzati dalla classifica avulsa con Juve Stabia e Giugliano) e il tecnico Ezio Capuano si è detto amareggiato nel post partita per il traguardo mancato di un soffio: “Il calcio è fatto di emozioni, alcune ti rimangono dentro e questa è negativa, mentre quando vinci passa. Io mi auguro di allenare ancora per tanti anni, sono fiero e onorato di aver allenato questi ragazzi. Prima della partita ho detto che dovevamo tornare negli spogliatoi a testa alta, senza nessun rammarico, pensando di aver dato tutto, cercando di portare a casa un sogno. A fine partita lo spogliatoio era affranto, dopo una prestazione del genere c’è poco da dire. Questa squadra ha vinto, anzi stravinto, per un gol non siamo entrati nei playoff, ma la squadra ha dato il meglio di se stessa onorando la maglia”.
“Sono stato sempre zitto – ha aggiunto Capuano facendo un bilancio -. Siamo stati criticati anche ai limiti dell’indecenza perché non si faceva gol. Nelle ultime partite abbiamo creato l’inverosimile e qui è stata l’apoteosi in una partita preparata benissimo e giocata bene. Mi dispiace per la gente, ad un certo punto eravamo tutti lì a dire ce l’abbiamo fatta. Non ci ha regalato mai nulla nessuno, abbiamo sempre fatto tutto con sudore e sacrifici. Dico grazie, ma io ho vinto. Volevo Taranto dopo 21 anni, ci sono arrivato ereditando una situazione particolare. Siamo stati in grado di ricreare entusiasmo portando 4.000 tifosi festanti e l’applauso finale vale quanto una vittoria di campionato”.
Se il Messina ha sprecato un rigore con Kragl, per il Taranto pesano le tante occasioni fallite a tu per tu con Fumagalli e la sfortuna avuta sui legni. Qualcuno in sala stampa gli ha fatto notare dell’ingresso in campo di un gatto nero nei primi minuti di gioco: “Nel secondo tempo abbiamo creato 7-8 palle gol, ad un metro dalla porta. Abbiamo colpito tre pali, la squadra ha fatto tutto quello che poteva, abbiamo sbagliato l’impossibile. Questo è però il ventesimo “clean sheet” del campionato, siamo una squadra razionale, ma siamo stati sfortunati perché qualcuna all’ultima giornata ha affrontato chi non aveva più motivazioni, altrimenti nei playoff ci saremmo stati lo stesso. La squadra si è vista sotto l’espressione dell’impegno e della coralità della manovra. Loro facevano queste giocate centrali per aggredirci e portarci via con la palla lunga ma noi non siamo mica sciocchi. Tatticamente abbiamo dimostrato di essere la squadra più forte del girone, che si adegua all’avversario, non rischia nulla e crea. Abbiamo fatto tutto quello che c’era da fare, anche nelle sostituzioni e nel secondo tempo li abbiamo presi alti, mettendoci col 3-4-1-2″.
Il suo futuro potrebbe essere lontano dal Taranto. “Questa squadra va applaudita, ha divertito, lottato e ci ha creduto, grazie a Taranto e a chi mi ha commosso a fine partita. Ho passato un anno stupendo. In questo momento pensare al futuro è utopia, è una delusione troppo grande. Si è perso qualcosa che avevamo in mano ed è sfuggito” chiosa Capuano con tanta amarezza dipinta sul volto.