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Capuano: “Impatto devastante, abbiamo creato tantissimo. Il 3-5-2 mi ha sorpreso”

Quarto posto in classifica e terzo miglior attacco del campionato. Il Taranto spazza via il Messina grazie alla doppietta di Bifulco, regalando al pubblico dello “Iacovone” 90 minuti entusiasmanti. Il tecnico rossoblù Ezio Capuano, però, non si accontenta: “Ritengo che il 2-0 non sia veritiero per quello che abbiamo prodotto, in ogni partita creiamo tantissimo e rischiamo pochissimo. Alleno una squadra totalmente nuova, con margini di miglioramento che crescono in ogni allenamento. Non è una prestazione estemporanea, ma segno di continuità, a dimostrazione di un gruppo sano che ha lavorato tanto in ritiro e si prende qualche soddisfazione. Anche quando abbiamo perso abbiamo fatto bene, come a Picerno in Coppa o a Giugliano, dove siamo stati devastanti”. 

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Il Taranto acclamato dalla Curva (foto Paolo Furrer)

“Il Taranto – sottolinea Capuano – è un bello spot per il calcio, ti aggredisce alto, sa leggere le partite, gioca in ampiezza, viene in verticale. Abbiamo fatto una grandissima partita, se teniamo presente che si va in campo ogni tre giorni avere questa condizione a livello fisico non è da tutti. Siamo contenti ma questa partita è già andata via, non possiamo cullarci troppo perché giocheremo contro la capolista Juve Stabia. Loro arrivano freschi e noi sudati, dobbiamo prepararla al meglio. Il Taranto è ancora al 60%-70% del proprio potenziale”.

L’undici iniziale del Messina scelto da Modica lo ha stupito, ma ha saputo immediatamente trovare le giuste contromisure. “Mi aspettavo il 4-3-3, lui non ha mai giocato 3-5-2. Quando ho visto la formazione per dare le ultime indicazioni mi sono accorto del modulo, conoscendo dopo tanti anni tutti i giocatori. Abbiamo cambiato tutte le uscite e siccome ho una squadra molto diligente che segue l’allenatore abbiamo impattato in modo devastante. Se una squadra crea 8-9 occasioni nel primo tempo un allenatore può essere soddisfatto, sicuramente potevamo far meglio in zona gol”.

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Il Taranto raccoglie l’applauso dei 7mila dello Iacovone (foto Paolo Furrer)

Bifulco il man of the match, un’altra sua scommessa vinta. “Lo avete massacrato – dice ai giornalisti – come Mastromonaco che domenica scorsa non poteva giocare a calcio, ora è diventato Dumfries. Bifulco l’ho spronato, l’ho messo sempre in campo, l’ho voluto fortissimamente, l’ho preso di notte quando stava andando ad Imola. Sarebbe per me una fase di autocelebrazione troppo semplice. Spesso vinco nelle scelte e mi godo un’altra scelta azzeccatissima”.

Il tecnico di Pescopagano è stato regolarmente in panchina a guidare i suoi nonostante l’infortunio di qualche giorno fa, quando si è rotto una costola nell’esultanza per il gol partita a Francavilla. “Non sto benissimo, ringrazio lo staff medico se sono riuscito ad andare in panchina, il merito è tutto loro. Non so cosa abbiano fatto ad un’ora della partita e quello che mi hanno iniettato nelle vene per rimettermi in sesto, ma non volevo abbandonare la squadra“.

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Uno striscione dei tifosi del Taranto (foto Paolo Furrer)

Il Taranto, a suon di vittorie, può adesso sognare in grande. “L’anno scorso penso di aver compiuto un bel capolavoro calcistico insieme al gruppo di cui faceva parte pure Manetta, che non smetterò mai di ringraziare. Quest’anno siamo ripartiti con grandissimi sacrifici, allestendo una squadra prospettica nei tre anni. Al momento le scelte ci danno ragione, ma il calcio lo conosco e se molli un minuto sei finito. La gestione della sconfitta è facilissima, quella della vittoria difficile. Nello spogliatoio non si è festeggiato nulla a fine gara, dobbiamo andare avanti e recuperare energie. Domenica ci dichiariamo, affrontando una grande squadra. Forse la Juve Stabia è la vera sorpresa del campionato, ma a questo punto a quel tavolo posso sedermi anche io, altrimenti sarei un ipocrita”.

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