Il tecnico del Messina Eziolino Capuano (foto Emilio D'Averio)
Non si fascia la testa Eziolino Capuano, dopo il primo ko della sua gestione: “In campo ho visto un grandissimo Messina a cui posso soltanto fare i complimenti. Abbiamo avuto un ottimo palleggio e distribuzione della palla, sbagliando l’impossibile. La squadra è in crescita notevole sotto tutti i punti di vista. Sono troppo vecchio per abbattermi per una sconfitta: mercoledì avevamo fallito alcune cose, oggi siamo migliorati in modo esponenziale”.
Al tecnico che tornava da ex a Castellammare non è andato giù l’errore che è costato la partita: “Hanno vinto senza mai tirare in porta. Il gol è arrivato su un fallo laterale che era nostro: ci siamo fermati a protestare ma non dovevamo rimanere imbambolati. C’è un errore collettivo clamoroso e un gol che onestamente non si può prendere. I dettagli fanno la differenza. Non abbiamo subito nulla nelle ultime due gare, in cui Lewandowski è stato inoperoso”.
Paradossalmente Capuano si rammarica più per la disattenzione dietro che per gli errori sotto porta: “Se sbagli un gol a un metro dalla porta ci può stare. Nel secondo tempo abbiamo cambiato sistema di gioco e siamo rimasti compatti. Abbiamo offerto una grandissima prestazione, ma chi vince spiega e chi perde sta zitto. È come nella boxe, dove magari massacri un avversario per dodici riprese, poi lui ti dà un cazzotto e finisci a terra e perdi”.
L’allenatore lucano difende poi con vigore le sostituzioni effettuate nel corso della ripresa: “Damian è uscito perché non raddoppiava e non stava bene fisicamente. Nella mia squadra non esistono insostituibili e d’altronde nel gioco del calcio può essere sostituito Mbappé. Il cambio era nell’interesse del gruppo. Una scelta tattica e il campo ha detto che è stata una sostituzione corretta, anche se io grande stima e considerazione di Filippo”.
Il Messina si è schierato a trazione offensiva soltanto dopo lo svantaggio e per Capuano non avrebbe avuto senso farlo prima: “Era una partita a scacchi, ci sono delle letture. Quando rompi una struttura li puoi mettere in difficoltà. Se avessimo giocato così dall’inizio magari ci avrebbero perforati prima. Siamo cresciuti per qualità di gioco e nell’ultima mezzora con il fraseggio e l’uomo in più sulle corsie li abbiamo costretti ad arretrare”.
L’ex tecnico del Potenza rimarca le palle gol costruite e sostiene infine che la squadra non abbia peccato in termini di coraggio e consapevolezza: “Lavoro soltanto da una settimana. Pecchiamo di personalità? Siamo una squadra giovane e soltanto sulle seconde palle è mancato qualcosa. Vukusic ha avuto un’ottima palla già nel primo tempo. Baldé ha avuto una grande chance nella ripresa. Entravamo con facilità sia da destra che da sinistra, mentre loro non hanno messo un cross in mezzo. Quando abbiamo accorciato di più li abbiamo massacrati”.
Dopo estenuanti settimane di attesa, sembra essersi finalmente messa in moto la macchina organizzativa del…
La Nuova Igea Virtus ha ufficializzato l’arrivo in giallorosso dell’attaccante Dario Violante, con cui ha…
Si è concluso in bellezza l’avvincente Campionato Sprint Interprovinciale organizzato in collaborazione dal Karting Club…
Ettore Meli e Michele Facciolo, tra i principali artefici del “miracolo” Sant’Agata, hanno già chiuso…
La nota stampa diramata dal Comitato Regionale ha inaugurato ufficialmente la nuova stagione. Sono state…
Nella giornata in cui il Settore Agonistico della Fip ha diramato l'elenco delle formazioni aventi…