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Capuano: “Da ipocriti dire di non guardare la classifica. I tifosi ci spingano”

Al “Franco Scoglio” arriva un Campobasso che vola in trasferta, dove ha raccolto ben 11 punti sui 15 complessivi in classifica. Un avversario ostico per il Messina che vuole tornare al successo. Lo sa bene il tecnico giallorosso Eziolino Capuano che ha studiato a fondo i molisani: “Nel calcio l’unico comune denominatore sono i risultati. Affrontiamo una squadra che fuori casa fa meglio di tutte e cercheremo domenica di togliergli qualche certezza. Abbiamo lavorato tanto in settimana in base alle loro caratteristiche e dove sono bravi a far male. Hanno dei codici molto importanti, che li hanno portati a fare dei risultati straordinari, non andando neanche a speculare sullo 0-1 ma segnando invece molti gol. Non abbiamo lasciato nulla al caso, mi sembra però inopportuno dire cosa abbiamo fatto e i loro punti deboli. Sono una squadra sbarazzina che quando riparte è molto brava” ha detto l’allenatore di Pescopagano nella conferenza stampa della vigilia.

Eziolino Capuano
Eziolino Capuano si agita in panchina (foto Salvatore Izzo)

Vincere significherebbe una bella boccata d’ossigeno per la situazione in graduatoria del Messina, ad oggi assai deficitaria. “Se un allenatore dice di non guardare la classifica è da ipocriti, si tratta di una bugia. Magari la vedremo tra qualche giornata. Normale quindi guardarla, essere preoccupati no. Sono un allenatore subentrato e vedo la crescita della squadra in maniera esponenziale sotto tutti i punti di vista. Siamo in una brutta posizione, poi c’è il lavoro settimanale, la crescita di tanti giovani nell’intrinseco e dei vari concetti di squadra. Domenica sono convinto che faremo una buona gara, poi il risultato è figlio di tanti episodi. A Castellammare di Stabia, a prescindere da tutto, abbiamo fatto una grande prestazione, poi ci sono gli episodi. Quel fallo laterale da cui è nato il gol era a favore nostro, l’arbitro lo ha cambiato e noi siamo stati ingenui nel protestare e non posizionarci in maniera immediata. Prima non ci sono stati dati anche due calci d’angolo, l’arbitro non è stato di certo aiutato dai collaboratori. Per essere una grande squadra dobbiamo portare l’episodio a nostro favore, altrimenti saremmo dei mediocri”.

Maks Celic
Il difensore croato Maks Celic (foto Nino La Macchia)

Dopo il tour de force Capuano ha avuto la settimana tipo per preparare il match con il Campobasso: “Ho avuto una settimana intera all’inizio, quella che ci ha portato alla sfida di Potenza, questa è la seconda. Siamo stati sfortunati con le varie partite ravvicinate. Quando c’è una settimana completa per qualsiasi allenatore è molto più facile programmare. Domani sono convinto che ci saranno dei miglioramenti da ogni punto di vista”..

Poi, rispondendo alle domande, si sofferma su alcuni singoli: Celic è pienamente recuperato, deciderò se mandarlo in campo o meno. Gonçalves è un giocatore importante, pronto per giocare. Non so se ci sarà dall’inizio, farò delle scelte meditate in maniera razionale. Il 3-5-2 è il modulo che cerchiamo di attuare, penso di conoscerlo a menadito, ho fatto una tesi di laurea su questo sistema di gioco. Normale che la caratteristiche dei calciatori possono essere diverse. Catania, se addestrato bene, in prospettiva può essere un’ottima mezzala in questo sistema”.

Curva Sud
I tifosi presenti in curva al “Franco Scoglio” (foto Paolo Furrer)

Ai tifosi, invece, chiede di sostenere la squadra in una gara che può risultare fondamentale per il cammino del Messina: “Qui la gente vive di calcio, la settimana trascorre in base al risultato della squadra. Negli ultimi anni Messina è finita nel dimenticatoio, parliamo di una città che ha fatto la storia, anche in serie A. Normale ci sia un disamore, ma noi dobbiamo risvegliare questo entusiasmo. Oggi il Messina è una squadra in difficoltà, dunque domani mi aspetto che la gente che ci spinga nei momenti duri. Sono convinto che non ci sarà il pienone, ma chi verrà ci darà una mano illimitata. Pensiamo ad un bimbo piccolo che è nato con un lieve problema e deve iniziare a camminare sostenuto dalla mamma. Il Messina è questo adesso e la mamma sono i tifosi. I ragazzi si meritano il sostegno, ne hanno bisogno”. 

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