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Messina

Cappuccini, il Comune replica alla Waterpolo: “Non paga i canoni da gennaio”

Prosegue a suon di comunicati stampa la querelle legata alla piscina dell’impianto Cappuccini, dopo il crollo del tetto di copertura dovuto al cedimento di una trave lamellare. Dall’Amministrazione Comunale giungono tutte le precisazioni, oltre ad un’ampia relazione sulla gestione della struttura, a seguito della nota diramata dal presidente dell’Asd Waterpolo Felice Genovese, relativa al sopralluogo effettuato dal sindaco Cateno De Luca, che si è recato sul posto insieme all’assessore allo Sport Giuseppe Scattareggia ed al funzionario del dipartimento Manutenzioni Immobili Comunali e Impianti Sportivi Orazio Scandura.

piscina Cappuccini
Il tetto crollato alla piscina Cappuccini

L’Amministrazione comunale, nel contestare integralmente il contenuto, precisa che: “Dopo esserci insediati come Assessori della Giunta municipale della Città di Messina, venivamo a conoscenza della strana circostanza che il dott. Genovese, che fino ad allora avevamo conosciuto come presidente del Collegio dei revisori dei conti dell’ATM, era anche il presidente della Asd Waterpolo che gestiva l’impianto natatorio Cappuccini e che aveva accumulato un’ingente morosità”.

“Occorre premettere – prosegue la nota – che il rapporto tra il Comune e la ASD Waterpolo è iniziato nel lontano 2012, quando la società a seguito di gara ad evidenza pubblica, si aggiudicò la concessione per la gestione della piscina comunale Cappuccini della durata di sette anni. Fin da subito la ASD si rendeva inadempiente ai propri obblighi accampando pretestuose doglianze sulla inadeguatezza dell’impianto. La società non paga i canoni da gennaio 2019. Acquisita la prova delle gravi inadempienze della ASD Waterpolo si conferma la volontà dell’Amministrazione comunale di revocare ogni delibera avente ad oggetto l’affidamento della gestione ed il successivo accordo transattivo, avendo già dato mandato agli uffici di predisporre relativa delibera. Al contempo si preannuncia che di tutti i precedenti atti di gestione verrà trasmessa copia alla Corte dei Conti per l’accertamento delle evidenti responsabilità contabili. Si chiarisce infine – conclude il documento – che le foto in occasione del sopralluogo sono state fatte da un fotoreporter e da un giornalista non appartenente allo staff del Sindaco, contrariamente a quanto falsamente affermato dal dott. Genovese”.

 

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