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Capo d’Orlando rivive il 2007. L’ennesima perla stagionale vale la Final Eight

Settima meraviglia consecutiva al PalaFantozzi ed accesso alle Final Eight di Coppa Italia. Si apre coi botti il 2017 della Betaland Capo d’Orlando, che batte l’Enel Brindisi per 86-82 e si qualifica al trofeo tricolore con un turno d’anticipo. Contro i pugliesi dell’amato ex Meo Sacchetti, accolto tra gli applausi, rinasce infatti il team biancazzurro che, sedotto e abbandonato dalla star Bruno Fitipaldo, può lasciarsi alle spalle la pesante sconfitta di Avellino e salire al quinto posto solitario in classifica. Decisive – nel rewind di quel film andato in scena nove anni fa, con lo stesso protagonista – le cinque triple messe a segno da Drake Diener, trascinatore degli orlandini nei momenti topici con 18 punti e 29 di valutazione, insieme alla doppia cifra raggiunta da altri tre degli appena otto effettivi schierati da Di Carlo. Non bastano così ai pugliesi nemmeno i dieci punti raccolti nell’ultimo quarto, sull’onda di uno strepitoso Carter che ne mette a segno ben 23 nel corso della gara.
Da segnalare, prima della palla a due, la consegna della stella di bronzo al merito sportivo a Ciccio Venza, direttore generale della Betaland, per mano del presidente provinciale CONI, Aldo Violato.

Betaland Capo - Enel Brindisi
Drake Diener in palleggio – Foto Alessandro Denaro

Ed i primi quattro punti dei siciliani portano la firma di Tepic. Gli ospiti rispondono colpo su colpo e trovano il primo vantaggio con Scott (4-6). Mario Delas scalda le mani mettendone dentro altri quattro ed a metà parziale ci si ferma spesso sul ferro da una parte e dall’altra. Tepic e Stojanovic danno dunque il primo strappo allo score con una tripla ciascuno, prima che Archie segni il canestro del +10. La risposta di Brindisi è tra il canestro di Carter da fuori ed altri due punti firmati Scott, ma i tirrenici non subiscono più e ad 1’ dal termine Diener fissa il primo parziale sul 19-11.

Betaland Capo - Enel Brindisi
La pressione dell’Enel Brindisi su Diener – Foto Roberta Fazio

In apertura del secondo quarto, dopo il botta e risposta tra Carter e Laquintana, i pugliesi tornano pericolosamente in linea di galleggiamento con Goss, che in un soffio segna cinque punti ed accorcia sul 21-19. La gara si fa intensa, i grigi intervengono continuamente e le squadre sciupano parecchio dalla lunetta: ecco così il nuovo scatto dei padroni di casa, che lavorano di ripartenza e con Laquintana e Perl allungano nuovamente sul 29-22. M’Baye rompe il ritmo con la sua prima tripla e Capo d’Orlando conduce le danze ancora per un po’ con un super Perl, che ripristina immediatamente il +8. La chiusura è dunque di Brindisi, che proprio con un break di otto punti recupera lo svantaggio del primo quarto e chiude in equilibrio: è 37-37, tutto da rifare per l’Orlandina.

Betaland Capo - Enel Brindisi
Milenko Tepic gioca dentro per Mario Delas – Foto Roberta Fazio

Nella ripresa non cambia il copione del match: i tirrenici aprono con cinque punti, Tepic fa due su due dalla lunetta e nel frattempo è duello tra M’Baye ed Archie, che segnano anche da fuori e portano il risultato sul 47-46. Al momento opportuno è Drake Diener a cambiare il destino della gara: la guardia statunitense, in mezzo a due canestri di Delas, prende per mano Capo d’Orlando e fa esplodere il PalaFantozzi con due bombe da fuori intorno al 25’. E’ arrivata l’ora dell’arrocco in difesa per siciliani, che con un Laquintana preciso dalla lunetta completano il break di 15-2 e mettono al sicuro ben quattordici punti di scarto all’ultimo break (63-49).

Betaland Capo - Enel Brindisi
Stojanovic usa il fisico – Foto Roberta Fazio

Carter, ad inizio dell’ultimo quarto, mantiene vive le speranze dei pugliesi diminuendo di cinque lo svantaggio. Laquintana non sbaglia un libero, lo scarto resta di nove punti e per superare l’empasse Sacchetti chiama time-out come Di Carlo poco prima: Brindisi rialza così la testa con Goss, che tutto solo mette dentro quattro punti. Nel momento chiave un’altra tripla di Diener scrive virtualmente la parola fine, con Capo d’Orlando che gestirà dieci punti di vantaggio negli ultimi cinque minuti (70-60). Carter e per due volte M’Baye segnano portando gli ospiti sul 74-67, Diener è l’incubo dei pugliesi e dà lo strappo decisivo con un tiro praticamente da centrocampo. Tepic e Perl blindano la vittoria trasformando due liberi ciascuno, in mezzo l’onnipresente Carter ed il 2/2 di Scott dalla lunetta non bastano all’Enel per rientrare in gara: finisce 86-82, al canto di “Final Eight, Final Eight!” da parte dei supporters siciliani. Capo d’Orlando stacca il biglietto per Rimini – il trofeo tricolore parte il 16 febbraio – e conquistando il sedicesimo punto della sua stagione mette una grossa ipoteca sulla terza salvezza consecutiva nella massima serie. Brindisi dovrà ancora aspettare: per le Final Eight e per restare tra le grandi bisognerà stoppare la vice-capolista Venezia al prossimo turno.

Betaland Capo d’Orlando – Enel Brindisi Basket 86-82
Parziali: (19-11); 18-26 (37-37); 26-12 (63-49); 23-33 (86-82)
Capo d’Orlando: Tepic 12, Delas 17, Diener 18, Archie 9, Stojanovic 5; Carlo Stella ne, Galipò ne, Iannuzzi 2, Laquintana 15,Perl 8, Nicevic ne, Zanatta ne. Coach: Gennaro Di Carlo.
Brindisi: Scott 11, Carter 23, Goss 13, Moore 3, M’Baye 18; Agbelese 2, Fiusco ne, Mesicek 6, Carrillo 6, Invidia ne, Sgobba ne, Spanghero ne. Coach: Romeo Sacchetti
Arbitri: Massimiliano Filippini di San Lazzaro di Savena, Evangelista Caiazza di Arzano, Manuel Attard di Priolo Gargallo.

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