Missione istituzionale per l’imprenditore messinese Francesco Barbera. Il suo nome è stato ripetutamente affiancato all’ACR ed ora il progetto finalizzato all’eventuale ripartenza dalla serie D lo vede nuovamente in campo. Al Comune si è svolto l’incontro con l’Amministrazione, al quale erano presenti anche il consulente legale Bonaventura Candido, che peraltro fece parte del collegio di difesa del Comune nel corso della sindacatura Buzzanca, e il consulente amministrativo Antonio Morgante, che vanta una lunga militanza nel FC Messina.
È proprio Candido a commentare il faccia a faccia con gli esponenti delle Istituzioni: “Il sindaco ha chiamato a raccolta tutti i soggetti potenzialmente interessati e Barbera ha voluto rispondere presente alla convocazione. Scenderà in campo soltanto se ci saranno altri imprenditori in grado di affiancarlo. Ora è prematuro esprimersi sulle possibilità di riuscita, dobbiamo verificare se perverranno altre disponibilità. Di certo soltanto quest’anno sarà possibile sfruttare lo strumento che consentirebbe di ripartire subito dalla D”.
Anche Barbera ha avviato delle “consultazioni”, come ammette Candido: “La messinesità dovrà essere una componente chiave, una caratteristica del progetto. Potrebbe essere coinvolto un altro dirigente con vasta militanza nel calcio cittadino e un’ampia conoscenza delle carte federali, che ha dato la propria disponibilità a collaborare”.
L’imprenditore del caffè è impegnato anche in una trattativa finalizzata al recupero dell’acronimo ACR, che potrebbe rivestire un’importanza fondamentale per la tifoseria, molto affezionata alle tradizioni e poco propensa a sposare differenti società: “Tengo a sottolineare che l’acquisto del marchio è slegato dal progetto della serie D”. Barbera ha trattato e avrebbe raggiunto un’intesa economica con il proprietario, l’ex presidente Pietro Lo Monaco: “Lo comprerebbe per metterlo poi a disposizione di chi investirà nel calcio messinese. I tifosi sono delusi dal prossimo fallimento dell’ACR e temono di restare orfani”.
La società di Stracuzzi prima e Proto poi ha effettivamente utilizzato la storica denominazione, per la quale è in corso un contenzioso giudiziario con la “Lo Monaco Real Estate”, società immobiliare (!) titolare del marchio: “Dopo l’accordo sulla parola attendiamo le carte. Per ottenere la titolarità ci vuole un passaggio formale, che ne attesti anche la proprietà giuridica. Un’eventuale nuova società potrà così assumere il nome tanto caro ai sostenitori giallorossi”.