Giunge in redazione la precisazione diffusa dall’avvocato messinese Bonaventura Candido, che assiste il noto imprenditore del caffè Francesco Barbera, più volte affiancato all’ACR dopo il tentativo di acquisto non formalizzatosi nel maggio del 2016. Pubblichiamo integralmente di seguito la nota stampa:
“Nell’interesse del Dott. Francesco Barbera ed in relazione alle numerose illazioni che, ad arte, sono state diffuse in questi ultimi giorni con riferimento alle vicissitudini dell’Acr Messina preciso quanto segue. Anzitutto ribadisco, ancora una volta, che la Società “Barbera 1870” è sempre lontana dalle vicende societarie del Messina Calcio. Il Dott. Francesco Barbera (a titolo personale) non è, invece, in alcun modo interessato a qualsiasi forma di partecipazione all’Acr Messina e non lo sarà, in nessun caso, neanche in futuro.
Chi, in queste ultime ore, ha diffuso la notizia che il mio cliente sarebbe uno dei promotori di un fantomatico “Trust” intenzionato a rilevare l’Acr Messina dice il falso ed a breve sarà oggetto delle opportune conseguenti iniziative giudiziarie.
Il Dott. Barbera, inoltre, diffida chiunque dal veicolare la falsa informazione (che qualcuno in questi giorni ha avuto interesse a fare circolare) che egli auspicherebbe il fallimento dell’Acr per avere poi modo di poterla rilevare dagli organi concorsuali ed a “prezzo vile”.
Il mio cliente infatti, dopo che a maggio dello scorso anno la proprietà dell’epoca respinse le sue proposte di ingresso nella compagine sociale, era convinto che l’Acr sarebbe fallita di lì a poco e, solo per tale ipotesi, era pronto a rilevarla (anche) in sede fallimentare ritenendo, peraltro, che rifondare la società con queste modalità avrebbe potuto portare grandi benefici al Calcio peloritano.
Fortunatamente questa circostanza non si è verificata e, comunque, la società è stata rilevata dall’attuale proprietà che ha portato avanti (con successo) un programma diverso da quello che un tempo aveva sposato ma che il dott. Barbera in ogni caso non condivide.
Alla luce di quanto sopra, nel richiamare al rispetto della deontologia professionale qualche sparuto operatore del mondo dell’informazione, più attento a fare da megafono agli interessi di qualcuno che corretta informazione, il Dott. Francesco Barbera tiene a fare sapere che auspica le migliori fortune per l’Acr Messina ma non ha più (da tempo) alcuna intenzione di partecipare alla compagine sociale, a nessun titolo ed in nessun modo, né oggi né in futuro.
Da questo momento non sarà più tollerata (e quindi perseguita) la diffusione di notizie false che espongono a critiche ingenerose e (forse) anche pericolose”.