Il campo di Santa Margherita è stato il teatro della sfida tra Pistunina e Biancavilla, che ha visto gli ospiti prevalere per 2-0. Il proprietario e gestore dell’impianto che ha ospitato la gara, Lillo Trimarchi, rispende a qualche critica di troppo arrivata per le condizioni del terreno di gioco.
Trimarchi ricorda infatti ai nostri microfoni il suo impegno ed i sacrifici fatti nell’arco di questi anni affinché la struttura potesse essere al servizio delle compagini dilettantistiche cittadine: “A livello personale faccio molti sacrifici, ma ricordiamoci sempre – afferma – che siamo in una realtà molto particolare, dove anche se cose più semplici talvolta possono diventare delle vere e proprie conquiste. Abbiamo visto che ieri il Messina ha giocato a porte chiuse al “Franco Scoglio”. Nonostante questo abbiamo un creato un campo in terra battuta, ma non vuol dire che sia polveroso. In occasione della partita di sabato il campo era tutt’altro che polveroso”
Trimarchi rivendica il proprio ruolo: “In pochi riescono ad avere una struttura del genere, c’è il Garden Sport di Nello Basile e poi basta, nonostante ci siano terreni a disposizione. Bisogna partire dal basso, dalle fondamenta, il Messina Sud ce l’ha fatta nonostante il terreno sia in terra battuta. Ma dall’altra parte – continua – c’è pure un campo in erba naturale e lo destiniamo alla scuola calcio. Ricordo che qui si allenava l’Acr Messina ai tempi della gestione Lo Monaco, abbiamo avuto numerosi danni alla struttura senza ricevere un euro di rimborso. Per questo preferisco ospitare le società dilettantistiche e tutti quegli enti che promuovono il calcio a livello amatoriale”.