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Camilleri: “A Messina per completare l’opera. In gruppo i giovani giusti”

Il difensore centrale Vincenzo Camilleri è il terzo ritorno in casa Acr, il terzo in un reparto che aveva già riabbracciato Angileri e Trasciani. “Il direttore Pitino non ha dovuto dirmi molto, il richiamo per me era molto forte. Avevo l’impressione di non aver mai finito il mio lavoro a Messina. Sono contentissimo di essere tornato e ci sono buoni presupposti per fare bene, divertirci e lavorare sodo”. 

Camilleri
Camilleri e compagni in azione nel passato torneo (foto Pasquale Leonetti)

Da Raciti ad Auteri, il Messina cambia anche modulo, passando da una retroguardia a quattro al 3-4-3 testato a lungo in estate: “Per caratteristiche preferisco agire più da centrale nella difesa a tre ma non sarebbe per me un problema ricoprire altri ruoli. Mi metterò a disposizione del mister, lo conosco da molto tempo per averci giocato diverse volte contro. Conosco il suo modo di giocare e in questi giorni lo sto conoscendo ancora di più. Sono arrivato da poco, dovrò lavorare tanto per recuperare il terreno perduto perché siamo a fine agosto”. 

Per Camilleri alle porte la quattordicesima stagione tra i professionisti, dove ha collezionato quasi 300 presenze. Insieme a Curiale è chiamato a trasmettere malizia ad un gruppo rinnovato sul mercato con ben sette nuovi under: “Lo spogliatoio è molto giovane ma vedo che sono tutti forti e predisposti al lavoro. Sono i giovani giusti. I più grandi dovranno garantire esperienza e carattere ma i ragazzi vanno tutti a tremila. Tra dieci giorni si torna in campo finalmente dopo un’estate lunga ma bella perché l’ultima salvezza è stata importante e ottenuta davanti a un pubblico speciale. Dico ai tifosi che noi contiamo su di loro e spero che tramite sudore, sacrificio e prestazioni riusciremo a portarne ancora di più allo stadio”. 

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