L'estremo difensore del Camaro Lamin Sanneh
Diciannove anni, un sorriso smagliante e personalità da vendere. Ecco Lamin Sanneh, una delle più belle scoperte del Camaro di Michele Lucà, che sta trovando nell’estremo difensore gambiano un elemento di grande qualità e affidamento. La leadership di Mannino non è in discussione, ma grazie alla gestione degli under Sanneh sta facendo un buon numero di presenze, acquisendo sicurezza e personalità. Già, proprio la personalità sembra essere il suo punto di forza, nonostante la giovane età ed una carriera ancora tutta vivere. Sanneh si presenta come un estremo difensore efficace e a tratti esplosivo, sicuro dei propri limiti ma soprattutto dei propri mezzi, come testimoniano le tante uscite viste sin qui.
Adesso Sanneh è contento dello spazio che sta trovando in neroverde: “E’ molto importante giocare per maturare la giusta esperienza, io ancora sono giovane e devo ritagliarmi il mio spazio. Ringrazio il Camaro per la grande occasione che mi sta concedendo”. Sulle sue caratteristiche Sanneh spiega: “Credo di essere un portiere normale dopo tutto – ha dichiarato – mi piace uscire e prendere la palla. Credo che ogni tanto il portiere si debba prendere qualche rischio calcolato, se rimani in porta senza azzardare nulla è più probabile che si possa prendere gol”.
Per sua stessa ammissione non c’è nessuna rivalità con Mannino, con cui sta nascendo un bel rapporto: “Al Camaro ho trovato una famiglia, Mannino mi dà tanti consigli ed io lo ascolto cercando poi di mettere in pratica i suoi insegnamenti. Siamo una piccola famiglia insieme all’allenatore dei portieri. Io non ho molta esperienza, lo scorso campionato ho giocato poco e non ho mai disputato una categoria importante e impegnativa come l’Eccellenza”.
Sanneh racconta anche il suo approdo in Sicilia e in riva allo Stretto: “Sono arrivato a Messina, poi per sei mesi sono stato a Bronte. Ho sostenuto un provino con il Camaro ed è andata bene. Il campionato? Sto lavorando duro, come ho detto prima è il primo anno che gioco con continuità. La società è molto attrezzata, non ci fa mancare nulla e mi ha concesso l’opportunità di entrare a far parte di questo mondo, li ringrazio tanto e spero di ricambiare sul campo”. Un feeling che sta crescendo anche con i compagni del reparto difensivo: “Forse stiamo prendendo un po’ troppi gol, ma complessivamente non stiamo giocando male. Ci sono giocatori forti come Cammaroto e Morabito, ma anche terzini forti come Cappello e Mondello che spesso attaccano e quindi magari dietro soffriamo, ma sono contento. In campo parliamo spesso, così come in allenamento, ormai sento di far parte di questo gruppo al cento per cento”.
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