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Camaro, Rando: “Juniores e attaccante i prossimi obiettivi. L’ACR? Uno scempio”

L’amministratore delegato del Camaro, Pasquale Rando, ha fatto per noi il punto sull’estate del Camaro neopromosso in Eccellenza e già protagonista del mercato con tre innesti di assoluta qualità: “Non ci possiamo nascondere, il nostro obiettivo è migliorarsi anno dopo anno. Avevamo previsto degli investimenti mirati ed ora cerchiamo un elemento per ruolo, per costruire una squadra che abbia tra le sue file giocatori di spessore. PettinatoAssenzio e Mannino sono profili che cercavamo. Quindi interverremo sul parco juniores per inserire altri giovani che possano dare qualità alla squadra. Aspettando magari l’affare per il reparto avanzato”.

Roberto Assenzio
Roberto Assenzio, qui con la maglia della Sicula Leonzio, è il grande colpo di mercato del Camaro

Il gruppo protagonista di una splendida cavalcata in Promozione è stato in gran parte confermato, mentre è cambiato il manico: “Era nostra intenzione confermare buona parte di questo organico, ce l’abbiamo fatta e stiamo cercando di limare gli ultimi dettagli per riportare qui qualche altro elemento della passata stagione. Infine ci guarderemo attorno per cercare di mettere la ciliegina sulla torta. Il cambio di allenatore? Ne ho sentite dette tante, ma col mister Furnari ci siamo incontrati, confrontandoci sulle rispettive esigenze. Si è deciso di andare ognuno per la propria strada, senza polemiche, perché i programmi non coincidevano.

La società messinese, prossima a celebrare i cinquant’anni d’attività, ha puntato molto sull’impiantistica: “Il Marullo? Ringrazio il dipartimento allo Sport e l’assessore Sebastiano Pino che ci sono stati sempre vicini. Non abbiamo chiesto nulla, ma abbiamo investito tantissimo sulla struttura. Questi sono i risultati della collaborazione tra l’Amministrazione e la società, dovrebbe essere questa la strada da seguire. Manca poco per farlo diventare un impianto a norma”.

Curva Sud
Un bandierone in Curva Sud

Rando è storico frequentatore della Curva ed è molto deluso dalla mancata iscrizione dell’ACR tra i professionisti: “E’ uno scempio quanto fatto negli ultimi anni, a spese dei tifosi del Messina. Qualche giorno fa si è superato ogni limite, Messina non merita una fine del genere. Si deve ripartire da un progetto serio, ricostruendo tutto, come avvenne con la famiglia Franza. Messina, in questo caso, risponderebbe presente. Servono le fondamenta per ritornare nei campionati che ci sono consoni, altrimenti sarebbe meglio non iniziare nemmeno”. 

Dopo Citro, anche Tiscione è sbarcato in B, a conferma del grande lavoro che Rando effettuò da tecnico in D. Un passato – assicura – che non gli manca: “Il Città di Messina? Sono dei ricordi bellissimi, legati a due anni e mezzo di successi e di grandi soddisfazioni. La panchina non mi manca, è stata una scelta mia. Già nell’ultimo anno ero proiettato alla volontà di sposare il progetto di tanti amici ex Camaro che non accettavano la fine della gloriosa società di Chiofalo. Ho preferito la scrivania alla panchina e abbiamo ottenuto grandi risultati, come due promozioni e una finale di Coppa Italia”. 

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