Per il Camaro è giunta l’ora di interrompere un digiuno durato davvero troppo a lungo. L’ultimo successo dei neroverdi, infatti, è datato esattamente 15 dicembre, quando al “Despar Stadium” la squadra di Lucà superò per 5-2 il Real Aci fanalino di coda. Nel mezzo c’è stata la pausa legata alle vacanze natalizie, ma soprattutto sei sfide che ai messinesi hanno fruttato appena quattro punti, un bottino troppo misero che ha allontanato sensibilmente il Camaro dalla vetta, spesso occupata nell’arco del girone d’andata.
Adesso tocca guardarsi le spalle, per non compromettere anche la partecipazione ai playoff. In questo senso, la sfida del Marullo con il Santa Croce profuma proprio di spareggio, un appuntamento che per Marco Paludetti il Camaro non può sbagliare: “Nello spogliatoio ci pensiamo spesso, sei partite senza la vittoria non sono facili da mandar giù, anche perché venivamo da un ottimo momento. Quello che ci dispiace maggiormente è che spesso sono arrivate delle buone prestazioni. Tra queste partite l’unica in cui possiamo avere il rammarico per non aver espresso un buon gioco sia stata quella in casa con il Biancavilla, ma poi credo che si sia sempre visto un buon Camaro in campo. Il Santa Croce è un’ottima squadra, servirà molta attenzione e concentrazione. Nonostante tutto però siamo ancora lì, queste sei partite non ci hanno fatto scivolare fuori dalla zona playoff e questo vuol dire che avevamo fatto molto bene in precedenza”.
La squadra ha inevitabilmente risentito della cessione di Roberto Assenzio al Licata: “Non bisogna dimenticare che sono arrivati Genovese e Cardia che sono due ottimi elementi per la categoria – ha dichiarato Paludetti – Roberto era un leader in campo e fuori, un esponente storico di questo gruppo e quindi il suo addio sta pesando il doppio. Ma soprattutto abbiamo dovuto cambiare modo di stare in campo, avevamo trovato una certa quadratura e ricominciare da campo non è stato facile né per il mister né per noi. Adesso subiamo di più? Credo che siamo tra i primi posti per il numero di gol realizzati, invece dietro stiamo concedendo qualcosa di più come testimoniano i cinque gol presi nelle ultime due partite. Questo non credo che dipenda da errori individuali ma da una generale fase difensiva. Continuiamo ad avere un modo abbastanza offensivo di stare in campo, ma con il 3-5-2 c’era Assenzio che riusciva a fare le due fasi in modo straordinario”.
Tra le dirette inseguitrici, Paludetti non ha dubbi su chi possa essere la più temibile: “Il Milazzo ha giocatori forti che conosco bene, ma soprattutto ha un allenatore che conosce la categoria e negli ultimi anni non ha mai sbagliato una stagione raggiungendo sempre almeno la zona playoff. Sono una squadra tosta, ricordo che nello scontro diretto ci misero anche sotto per qualche tratto e questo fa di loro una realtà di cui dobbiamo guardarci. Senza dimenticare il Paternò che sulla carta ha una rosa straordinaria che potrebbe competere tranquillamente per i primi tre posti. Continua a dipendere da noi, abbiamo ancora un piccolo margine, siamo davanti ma dobbiamo ricominciare a vincere altrimenti saremo superati”.