Leader silenzioso, top player imprescindibile per questo Camaro, che non può fare a meno delle sue scorribande sulla fascia. Ennesima stagione da incorniciare per Alberto Mondello, autore di un altro campionato sopra le righe che conferma come, forse, l’Eccellenza rappresenti una realtà un po’ stretta per un giocatore in grado di fare la differenza.
C’è anche lui tra i punti di forza di questo Camaro, che con la cinquina inflitta alla Real Aci ha chiuso in bellezza il 2018, restando a contatto con la vetta: “Il risultato può trarre in inganno, la Real Aci ci ha sorpreso passando in vantaggio prima e facendo il gol del 2-2 poi. Ma nella ripresa credo che sia venuta fuori la nostra superiore prestanza atletica e siamo riusciti ad ottenere una vittoria larga”.
Secondo molti, questa sarebbe dovuto essere l’anno zero per il Camaro, ma per Mondello la squadra di Lucà è lì dove merita di essere e poco importa se all’inizio della stagione c’è stato qualche passaggio a vuoto: “In un campionato può capitare di raccogliere meno di quanto si semina, altre volte magari, invece, vinci immeritatamente, questo vuol dire che alla fine tutto si compensa. Noi abbiamo un solo obiettivo, quello di divertirci. Non abbiamo l’obbligo di vincere il campionato, ma vogliamo migliorare il quinto posto della passata stagione e vogliamo continuare così già a partire dalla sfida con il Biancavilla”.
Per Mondello questo Camaro può mirare in alto: “E’ vero che è andato via qualche elemento importante la scorsa estate, ma l’ossatura della squadra è rimasta intatta. Credo che questo Camaro sia comunque fatto per ambire a campionati di vertice. Questo è un campionato imprevedibile, basti pensare che il Marina di Ragusa lì in avanti ha forse gli elementi migliori della categoria insieme al Biancavilla. C’è molto equilibrio e può succedere di tutto, come lo scorso anno, quando vinse il Città di Messina pur non partendo con i favori del pronostico”.
La novità più interessante di questa stagione è il Despar Stadium, fin qui inviolato in campionato: “In quattro stagioni abbiamo perso poche partite in casa, quest’anno con il pubblico c’è una spinta in più. Io un fuori categoria? Qui c’è un gruppo storico, formato da ragazzi umili e seri e da elementi di grande valore tecnico”. Uno spogliatoio forte, rimasto però “orfano” di Roberto Assenzio: “Ha lasciato un vuoto importante, ma non va dimenticato neanche Ivan Mannino. La società è intervenuta subito sul mercato facendo arrivare Cardia e Genovese, andati subito in gol contro la Real Aci”.