“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. Il paragone con la celebre frase di Amici mai di Antonello Venditti è quasi d’obbligo e racconta il rapporto tra Michele Lucà e il Camaro, tornati ad abbracciarsi a tre anni di distanza di quell’arrivederci arrivato subito dopo la vittoria del campionato di Prima Categoria. Il tecnico che riportò il Camaro in Promozione è tornato per guidarlo in Eccellenza, raccogliendo un’eredità importante, quella di Pasquale Ferrara, che ha preso i messinesi in terz’ultima posizione portandoli fino ai playoff. Per i neroverdi sarà comunque una sorta di anno zero, nel quale gli occhi saranno puntati sul “nuovo” Marullo, un gioiellino da 700mila euro di cui potrà godere tutta la città.
Intanto Lucà si gode questo ritorno sulla panchina del Camaro, dopo le soddisfazioni vissute alla guida della Messana in Promozione: “Il fatto che sia stato chiamato a distanza di tre anni vuol dire che ho lasciato un bel ricordo. Il Camaro è cresciuto rispetto a tre anni fa ed anche io sono più maturo. Tornare per me è una grande gioia, una soddisfazione immensa, perché credo che a livello dilettantistico questa società rappresenti il top. Avevo ricevuto altre offerte, ma quando si è fatto avanti il Camaro ho detto subito di sì”.
Lucà potrà contare, inoltre, sull’effetto “Marullo”: “Ho fatto dei sopralluoghi insieme a Pasquale Rando, sta nascendo un gioiello di cui tutta la Messina calcistica deve andar fiera, grazie alla progettazione e agli investimenti di una società che sa programmare e guardare al futuro. Questa è una realtà molto complicata, è inutile negarlo, sappiamo quanto sia difficile gestire il San Filippo o il Celeste, ma al “Marullo” nascerà una struttura con un campo in sintetico di ultima generazione, con spogliatoi all’avanguardia e molto altro. Sarà un vero onore sedermi sulla panchina del nuovo stadio, spero che i messinesi verranno a guardarci e a sostenerci in modo caloroso”.
Molti della vecchia guardia continueranno a far parte del Camaro e per Lucà l’obiettivo della prossima stagione sarà uno solo: “Il presidente e il direttore Rando non mi hanno chiesto né di vincere il campionato né di arrivare ai playoff, l’obiettivo principale sarà quello di raggiungere i risultati attraverso il bel gioco. Questa squadra nell’ultimo anno ha espresso delle ottime prestazioni, il mio compito sarà quello di far divertire chi ci verrà a vedere. Ripartire da giocatori come Mondello, Cappello e Mannino è fondamentale, sono elementi importanti per la categoria, che sentono molto la causa del Camaro. Senza dimenticare che anche Munafò, Campo e Paludetti hanno dato la propria disponibilità a rimanere”.
Un pensiero va invece alla Messana, casa delle ultime stagioni: “Ringrazio Ammirata e Ciccio De Luca per l’opportunità che mi hanno dato. Sono cresciuto molto in queste stagioni, mi hanno supportato e mi hanno fatto diventare un tecnico migliore”.