Paolo Genovese è pronto per l’inizio della nuova avventura. L’ex attaccante del Terme Vigliatore non ha ancora esordito con la maglia neroverde del Camaro, perché la gara con i “baby” dell’Atletico Catania non lo ha visto protagonista, poi la squadra di Lucà ha vissuto la settimana di riposo imposta dal calendario. Un matrimonio, quello tra Genovese e il Camaro, che era nell’aria già da qualche sessione di mercato: “Da due anni ho contatti con il Camaro, sia in estate che a dicembre ho ricevuto alcuni segnali. Questa volta mi ha contattato direttamente il presidente e non gli ho potuto dire di no”.
Sullo sfondo c’è la partita con il Real Aci fanalino di coda. Impegno da non sottovalutare, ma, soprattutto, da non sbagliare, visti i numerosi scontri diretti che offre questa giornata: “Questa settimana è stata importante per me, ho avuto dei giorni in più per affinare l’intesa con i miei nuovi compagni. Secondo me domenica non affronteremo una partita facile, il Real Aci l’ho già sfidato con il Terme Vigliatore e sono una compagine tosta, hanno una classifica difficile ma lottano su ogni pallone. Noi, però, siamo secondi in classifica e non vogliamo lasciarci sfuggire questa occasione per chiudere in bellezza l’anno. In questa giornata ci saranno molti scontri diretti, vogliamo approfittarne”.
Un pensiero per il terme Vigliatore, che è stata la sua casa per tre anni e mezzo: “Ho vissuto lì 3 anni e mezzo splendidi, il presidente mi ha trattato come un figlio. Ho avuto l’onore di indossare la fascia da capitano, lì sono cresciuto molto. A quasi 28 anni volevo trovare nuovi stimoli, non ho mai cambiato tanto per cambiare, ma volevo anche provare la sensazione di allontanarmi un po’ più da casa”.
Un campionato equilibrato, in cui il Camaro può dire la sua in chiave primato: “Molti pensavano che Palazzolo e Biancavilla dovessero fare un torneo a parte, ma in queste categorie non contano il budget e altro. Questo campionato è molto equilibrato, particolare e indecifrabile. Bisogna sempre giocare per vincere, perché bastano uno o due passi falsi e ti ritrovi in zona playout. Sicuramente non c’è una squadra favorita, ci sarà da lottare fino all’ultimo istante dell’ultima giornata”.
Genovese sembra avere le idee chiare su chi possa essere il suo partner ideale lì davanti: “Al Terme ho avuto in Bartuccio il mio partner ideale, grazie a lui ho realizzato 83 gol in 3 anni. Con Tindaro Calabrese era nato un bel feeling. Alla fine deciderà il mister, credo che con Paludetti potremo fare delle cose interessanti. Lui è un attaccante molto forte e io posso fare movimento e girargli intorno, così come facevo con Calabrese”.