Calvani: “Non ho visto il giusto atteggiamento in campo. Mi assumo ogni responsabilità per la sconfitta”

La serie dei quarti di finale che celebra il basket della nostra provincia è partita e la Sigma Barcellona non è riuscita nell’intento di violare il fortino del PalaFantozzi (solo Biella e Trieste hanno vinto nella struttura di Piazza Bontempo in questa stagione, ndc) al termine di una sfida sempre condotta dall’Upea Orlandina. I paladini, seconda forza del ranking nel tabellone, hanno legittimato il successo, toccando anche il più 28 (80-52) a tre minuti dalla fine, col solito parziale monstre di 32-7 nel secondo tempo che ha annichilito la resistenza della squadra giallorossa, apparsa ancora una volta troppo discontinua per riuscire ad imporsi in trasferta su uno dei campi più caldi della categoria.

Il quintetto della Sigma Barcellona

In sala stampa Marco Calvani non usa troppi giri di parole e bada al sodo: “Il primo pensiero è rivolto ai nostri tifosi perché quando una città ti segue in maniera così passionale, l’ultima cosa che vorresti è giocare in questo modo. Tutti vogliono vedere la propria squadra lottare ad arrmi pari, evidentemente se non abbiamo lottato ho sbagliato io nel trasmettere le giuste emozioni ai ragazzi. Arriviamo ai playoff dopo otto mesi di duro lavoro, non c’è più nulla da improvvisare nell’affrontare la parte più bella della stagione. In sintesi è stata brava l’Upea che è stata sempre continua nell’arco della gara. Per venticinque minuti siamo stati in gara poi abbiamo mollato gli ormeggi sul meno uno (punteggio di 46-45, ndc). Giocare qui non è facile, lo sapevamo, l’Orlandina è una squadra cha ha ricoperto per tanti mesi il vertice della classifica, non è casuale. Devi capire che se l’Upea sbaglia dei tiri ma è assatanata nel catturare i rimbalzi offensicìvi e noi restiamo a guardare, allora forse significa che non eravamo in serata. E’ grave che io non sono riuscito a trasmettere la giusta carica. E’ comunque il primo tempo della serie. Da tifoso sarei incazzato con l’allenatore. Tra due giorni torneremo in campo per una nuova partita”.

Sulle possibilità della propria squadra in vista di gara 2 il tecnico romano è laconico: “Non mi inventerò nulla, sarebbe grave se fosse il contrario, c’è poco da fare se non quello di toccare le corde giuste dei giocatori. In generale mi assumo tutte le responsabilità perché la squadra non ha avuto le energie giuste. Con gli arbitri ho parlato a lungo, nel secondo quarto Capo d’Orlando ha difeso con grande energia ed ha speso solo due falli, di cui un fallo tecnico fischiato a me. Alla fine a partita finita quando fai alcuni fischi, rimango perplesso, non è rispettoso nei confronti di Capo d’Orlando che ha fatto una grande gara. Nicevic è un grande giocatore e si è gestito coi falli. Per oltre due quarti ci abbiamo provato, Capo d’Orlando ha continuato a fare la partita, noi ci siamo disuniti ed abbiamo trovato un muro invalicabile. Maresca aveva troppa voglia di fare ed ha perso diversi palloni procurando delle difficoltà alla squadra”.
Il fascino dei playoff è anche questo, non vi sono certezze ed anche una squadra con le spalle al muro come la Sigma vuole provare ad invertire la rotta e riportarsi in linea di galleggiamento per poi giocarsi il tutto per tutto davanti al pubblico amico del PalAlberti.

La lotta a rimbalzo

Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani:

Daniele Straface

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Daniele Straface

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