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Calvani: “Decisivo il 6/8 da tre e le qualità dell’Orlandina. Mi sento responsabile per la sconfitta”

La fine del sogno di rimediare in corsa con gara 5 ad una serie parzialmente compromessa con le prime due partite del PalaFantozzi arriva per mano dei cugini dell’Orlandina che si confermano squadra indomabile, capace di cullare la vittoria per quaranta minuti. Eppure per trentacinque minuti la sua Sigma ha messo alle corde la truppa paladina portandosi in vantaggio di 13 lunghezze (sul 66-53) prima del poderoso rientro ospite che fotografa per l’ennesima volta l’incapacità stagionale di chiudere il match da parte dei giallorossi di coach Marco Calvani.
In sala stampa il tecnico romano è molto lucido in quello che è un bilancio della sua esperienza a Barcellona, chiusa nei quarti di finale: “Le partite vanno giocate per quaranta minuti, è l’ennesima conferma banale ma stasera ne è la testimonianza. Capo d’Orlando ha finito il terzo quarto con percentuali non sue dall’arco, grazie alla nostra difesa, poche le situazioni fino a quel momento. Nel primo quarto poche realizzazioni da tre, poi nell’ultimo quarto hanno pescato un 6/8 dalla lunga, cose che forse confermano che determinati giocatori hanno qualcosa in più. Quando un giocatore in carriera ha calcato palcoscenici prestigiosi come l’Eurolega e campionati importanti come stasera è la conferma, noi abbiamo le nostre colpe e il demerito per non aver gestito il vantaggio a cinque minuti dalla fine. Subentrano anche altri fattori che non sono lo schema, ma qualità individuali che vanno oltre il bilancio di una gara”.

Marco Calvani (Sigma Barcellona)
Marco Calvani (Sigma Barcellona)

Difficile individuare i motivi di un calo vistoso di una squadra che, intravedeva il traguardo finale ma che non è riuscita a centrare l’obiettivo e da grande professionista qual è, si auto proclama sul banco degli imputati per non aver impedito un epilogo del genere che costa l’eliminazione dai playoff.
“La testa sicuramente incide, per 34 partite io ne ho fatte 17, ce ne sono altrettante prima ed è stata una costante. La mia squadra non riesce a chiudere un risultato anche quando è in condizioni ideali nel farlo. Io mi sento responsabile per non aver cambiato il trend, se avvicendi l’allenatore è ovvio che mi sarei aspettato di fare di più di quello che ho fatto, non mi soddisfa che abbiamo vinto una gara contro Capo d’Orlando. Non mi interessa, non sono riuscito a cambiare un’inerzia che è sempre stata la stessa da inizio anno. Non conosco tutti i minutaggi dei giocatori ma nessuno è stato ammazzato dalla fatica, eccetto Fantoni (30 minuti, ndc). Non c’è nessuno spremuto, né una ragione, noi credo che siamo stati molto bravi, li abbiamo tenuti a lungo sotto media, a 48 punti al 30’. Poi il 6/8 da tre è stato decisivo, colpe nostre e meriti loro per le indiscusse qualità”.
Nel finale una battuta sul suo futuro che potrebbe allontanarlo da Barcellona dopo cinque mesi di gestione tecnica: “Il futuro non lo conosco, sono grato per l’accoglienza, specie dal lato umano, c’è solo gratitudine. A bocce ferme il presidente ragionerà sul da farsi”.

Questo il video con la conferenza stampa di fine gara dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani:

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