Capodanno di lavoro per l’ACR Messina che neppure nel corso delle festività che hanno chiuso il 2013 e dato il benvenuto al nuovo anno ha ridotto gli intensi ritmi di lavoro. Difficile dire se si sia trattato di una scelta più punitiva che strategica ma di certo i peloritani non vogliono lasciare nulla di intentato in vista della trasferta di Ischia. A fare il punto sul momento attraversato dalla squadra è l’esterno difensivo Sebastian Caldore: “Il mister ci sta facendo lavorare tanto ma è giusto perché soltanto così possiamo migliorare. Vogliamo preparare nel migliore dei modi la gara che aprirà il girone di ritorno. C’è poco tempo per recuperare, ogni partita sarà una finale. Chi si vuole salvare, ottenendo una delle prime otto posizioni, dovrà impegnarsi tanto”.
I campani, che attraversano un delicato momento societario, rappresentano la principale delusione del girone di andata, proprio insieme al Messina: “Non sarà semplice perché affronteremmo in trasferta una grandissima squadra ma dobbiamo assolutamente fare risultato. Non dobbiamo sottovalutarli anche se stanno vivendo una fase particolare dal punto di vista dirigenziale. Hanno pareggiato tanto e sinceramente dopo quanto fatto l’anno scorso e anche pensando al loro buon esordio stagionale al San Filippo mi aspettavo che avrebbero ottenuto ben altra classifica”.
Il mercato ha già regalato l’innesto di Pepe ed in considerazione delle svariate partenze (con Guadalupi e Gherardi destinati ad aggiungersi alla lista) sono annunciate ulteriori novità: “Enrico si allena da qualche giorno con noi. Lo conoscevo di fama ma per lui garantisce prima di tutto il mister. Si troverà bene. A livello personale con il ds Ferrigno non abbiamo ancora parlato di mercato. Spero di rimanere qui, sarà comunque la società a decidere cosa fare. La scelta di giocare a tre in difesa mi toglie un po’ di spazio. Anche se il modulo e gli spazi a disposizione sono questi, io sono pronto comunque a dare il massimo”.
L’esterno prelevato dall’Arzanese è consapevole che qualcosa non ha funzionato a dovere come nella precedente annata: “Tutti si aspettavano una situazione diversa di classifica, ma il torneo di Seconda Divisione è molto diverso rispetto alla D, è sicuramente più complicato anche della Prima, in cui non ci sono retrocessioni. Noi comunque vogliamo e dobbiamo centrare l’accesso alla prossima C unica”.
Se alcuni over hanno sicuramente reso al di sotto delle aspettative iniziali, anche alcuni under non hanno brillato né si sono inseriti fino in fondo nelle dinamiche del gruppo: “Ritengo che le difficoltà in termini di risultati abbiano penalizzato anche i giovani come Guilana, Scoponi e Piovi, che potranno fare meglio in altre squadre”.
Caldore ha poi assegnato idealmente per noi gli Oscar ai protagonisti del girone di andata: “Per il gioco mi ha impressionato il Foggia, anche se noi abbiamo comunque incrociato tante formazioni quadrate, forti, che non si risparmiano. Nel nostro gruppo sta facendo molto bene Guerriera, impiegato da esterno, in un ruolo differente rispetto al passato: sono contento per lui. Pensando alle altre squadre a livello di singoli scelgo il centrocampista centrale del Foggia Marcello Quinto, che era stato mio compagno a Caserta (e ha militato nel recente passato anche nell’ACR, ndc)”.
Grassadonia ha cercato di stimolare l’orgoglio di un gruppo che aprirà il 2014 con cinque gare su otto in trasferta: “Non è un problema perché stiamo facendo meglio fuori, dopo sono arrivate già tre vittorie contando anche la Coppa, rispetto al San Filippo, dove in campionato ne abbiamo ottenuta soltanto una. Il mister ci chiede il bel gioco e noi speriamo di imporci, anche con l’aiuto dei nuovi acquisti”.
Il nuovo staff tecnico ha modificato anche i metodi di lavoro rispetto al predecessore Catalano: “Per lui mi dispiace tanto, anche perché quando il tecnico viene esonerato la gran parte delle responsabilità sono della squadra. Ha svolto un grande lavoro e sono certo che farà bene in altre società. Grassadonia sta proponendo idee di gioco differenti, che potranno farci rendere di più. È importante che la società ci abbia messo a disposizione un campo in cui allenarci stabilmente, anche se ci aspettavamo qualcosa in più dal XXIV^ Artiglieria”.