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Calaiò: “Sono stato vicino al Messina. Sciotto patron come Anconetani e Rozzi”

Umberto Calaiò ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della testata sportiva News.Superscommesse.it. Fratello dell’ex attaccante giallorosso Emanuele (con la maglia del Messina nella prima parte del campionato di Serie B 2002/03), ha maturato diverse esperienze nel calcio in vari ambiti: come agente Fifa, osservatore e infine da consulente di mercato e direttore sportivo.

Umberto Calaiò
Il direttore sportivo Umberto Calaiò è anche opinionista tv

Nell’estratto di quest’intervista, Calaiò si esprime sul Messina, le prospettive della squadra peloritana nel torneo di Serie C e la situazione societaria del club: “La situazione è fluida a livello societario, con la trattativa aperta per il passaggio di proprietà. Il tempo, però, stringe perché è già luglio inoltrato, i giocatori sotto contratto sono pochi e il nuovo ds è stato appena nominato. Pavone e Modica si conoscono e vedono il calcio in maniera simile, può essere buon punto di partenza”.

Quindi l’ammissione di essere stato vicino nelle scorse settimane a ricoprire il ruolo di direttore sportivo, prima della scelta della società del presidente Sciotto ricaduta su Pavone.  “Confermo che c’è stata la possibilità di andare a Messina. Il mio unico contatto è stato con il dottor Provenzano, con il quale ho lavorato a Marsala e che ha stima nei miei confronti. Se fosse arrivato come direttore generale il mio nome era insieme ad un altro paio per ricoprire il ruolo di direttore sportivo. Io avevo dato la mia disponibilità. Quanto al futuro del Messina sul possibile passaggio di proprietà so quello che esce sui giornali, ma qualora non si dovesse concretizzare le fortune della società continueranno a dipendere dalla generosità del presidente”.

Pietro Sciotto
Il presidente del Messina Pietro Sciotto sorride in conferenza (foto Paolo Furrer)

“La scorsa annata – conclude Calaiò nella sua analisi – è stata per il Messina è stata la migliore dei tempi recenti, ma ad oggi purtroppo l’epoca d’oro della Serie A è lontana. Detto questo, Sciotto è un patron all’antica, come gli Anconetani e i Rozzi di una volta: pittoresco a volte, ma molto attaccato al club. Non ha mai fatto mancare l’impegno economico, ha sempre rispettato le scadenze e immagino così sarà anche quest’anno. Sul piano sportivo sarà tutto affidato a Pavone e Modica, che conosco da quando frequentammo insieme il corso di allenatore nel lontano 1999 e che ritrovai poi a Celano e a Cava”. 

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