Il pokerissimo inflitto al Santa Maria Cilento è stato offuscato dal dolore per la morte a fine gara di un tifoso. Il mediano del Città di Sant’Agata Claudio Calafiore rievoca quei momenti che hanno mandato in secondo piano anche la sua doppietta realizzata nella ripresa. “Non dimenticheremo ciò che è accaduto a fine gara perché la persona che ci ha lasciato era in primis un nostro affezionato tifoso e poi un amico. Abbiamo preparato bene il match durante la settimana ma siamo andati in svantaggio anche per via di un mio errore di lettura in difesa. Vitale ha pareggiato i conti con un grande gol e poi siamo usciti fuori con ottime trame di gioco e nel secondo tempo abbiamo spinto sull’acceleratore, conquistando una gara importante”.
Sguardo rivolto su una classifica che pone il Città di Sant’Agata ai piani alti del torneo, con un discorso permanenza praticamente già archiviato: “Ancora il traguardo dei 40 punti non è stato ottenuto e sappiamo che il primo step per noi e la società rimane sempre la salvezza. Siamo sulla buona strada, poi ci divertiremo di domenica in domenica. La fame di arrivare prima sul pallone e la determinazione in corpo sono le basi che mettiamo in campo, lavoriamo sodo e ci divertiamo”.
Domenica una trasferta a Trapani che regala sempre emozioni supplementari. Altra occasione per la truppa di mister Vanzetto per mettersi in mostra: “Tornerò al “Provinciale”, giocare lì è sempre bello, specialmente per me che sono un ex Dattilo. Abbiamo grande entusiasmo ma non dobbiamo pensare di essere dei fenomeni, siamo un’ottima squadra che non deve perdere la sua fame”.
Alla base dei successi del gruppo c’è la compattezza dimostrata da chiunque viene chiamato in campo: “Il mister e lo staff tecnico tengono tutti sulla corda, chiunque viene chiamato in causa in ogni reparto riesce a dare sempre il massimo. Barbara alla sua seconda gara ha fatto una grande prestazione così come ci hanno aiutato il rientro di Bonfiglio dalla squalifica e Casella. Siamo un bel gruppo, questa è una cosa fondamentale”.