Una guerriera come Mara Buzzanca ha sicuramente apprezzato lo spirito combattivo della sua Alma Patti, che dopo tre quarti di sofferenza ha superato con orgoglio il Cus Cagliari, in uno scontro importante in ottica salvezza. Le siciliane si sono abbonate alle rimonte entusiasmanti: “Noi per tre quarti ci siamo dimenticate di difendere con determinazione e poi quando ci siamo ricordate cosa andava fatto abbiamo alzato ritmo e intensità , ritrovando il canestro e la nostra identità . È la terza partita in cui andiamo sotto di venti punti e poi ci rialziamo, con i canestri che arrivano quando ci carichiamo, ma se diventiamo passive e pensiamo di risolvere tutto in attacco sbagliamo sicuramente. Sono contenta perché abbiamo dimostrato grande carattere come a Faenza e San Giovanni Valdarno“.
Il tecnico chiede quindi di ripartire dagli ultimi dieci minuti di gioco: “L’ultimo quarto è la cartolina di tornasole, rappresenta la testimonianza che dobbiamo difendere con intensità . Abbiamo ancora troppi blackout che ci limitano. Contro il Cus forse te lo puoi permettere, ma contro altre squadre di primissima fascia no. Dobbiamo capire che se vogliamo vincere dobbiamo sempre essere intense nella nostra metà campo. I momenti di pazzia li dobbiamo eliminare anche per le coronarie della sottoscritta. Recuperare a tutti i costi non è facile, ma se dobbiamo andare sotto di venti punti e poi vincere allora mi tengo questa squadra pazza”.
Il campionato riparte da un’altra avversaria sarda e Buzzanca si affida ai tre elementi che hanno già fatto la differenza domenica: “Devo menzionare Cupido, una vera leader trascinante, e Verona, che dà sempre tutto, oltre a Kramer, reduce da un infortunio importante, che ci ha offerto minuti di qualità in difesa e a rimbalzo. La prossima gara sarà difficile perché andremo a giocare a Cagliari contro Selargius. Partiremo già venerdì, per cui da subito ci avvicineremo a questa sfida”.