La Responsabile Tecnico Territoriale Femminile Sicilia Mara Buzzanca ha analizzato i numeri positivi del Trofeo delle Province, manifestazione svoltasi a Patti e ideata a conclusione di un anno in crescendo per il settore rosa e anticipato i possibili progetti per il settore nell’Isola. “È stata un’idea molto bella dedicata al settore femminile e riservata alle annate 2009-2010. Volevamo concludere al meglio la stagione ed era importante sopperire alla mancata disputa per il terzo anno consecutivo del trofeo delle regioni. Ho voluto organizzare questo trofeo che ha riscosso una buona partecipazione. Il Comitato Regionale si conferma essere sempre molto vicino a queste iniziative che vogliono fare sbocco a questo settore femminile che deve crescere di numero”.
Cercare di aumentare il numero delle tesserate e reperire maggiore agonismo durante la stagione sono i due pilastri su cui lavorare: “A Palermo è stata creata l’Under 14 categoria Open, che ha visto iscriversi ben dieci squadre. Sono inversioni di tendenza rispetto al passato ma bisogna crescere con Under 17 e 19. Ho visto sia il trofeo delle province che quello delle regioni, sono manifestazioni importanti per chi gioca e anche per chi allena perché consentono diversi confronti anche tra chi sta in panchina. I campionati in Sicilia femminili vivono momenti complicati, le ragazze devono trovare maggiore agonismo e confrontarsi con squadre forti. Magari anche potendo giocare con squadre maschili perché occorre avere massima competitività in quanto il livello in fase interregionale e nazionale non è paragonabile a quello regionale”.
Il tecnico reduce dal campionato con l’Alma Patti sottolinea come in regione, pur tra le inevitabili difficoltà, ogni anno crescono atlete capaci di porsi all’attenzione del movimento nazionale: “Va trovata una soluzione alla problematica per migliorare il settore e crescere definitivamente. Vogliamo portare in alto la Sicilia che comunque ha ottime individualità anche di interesse nazionale. Bisogna trovare metodi per migliorarci e accettare le critiche costruttive per il futuro. Dobbiamo programmare bene su un arco temporale medio lungo, il lavoro deve essere certosino. Questo fine settimana ci regala questa consapevolezza di poter lavorare bene”.
