Nonostante il solo punto all’attivo nel trittico di gare della Final Eight di Lega Pro il responsabile del settore giovanile Roberto Buttò stila un bilancio positivo dell’esperienza toscana: “È stata una bella opportunità per i nostri ragazzi, che hanno avuto l’opportunità di crescere ulteriormente, accumulando esperienza. Si sono confrontati con realtà differenti e sinceramente nessuna delle tre squadre affrontate ci ha davvero messo sotto. In tutte le gare abbiamo tenuto il pallino del gioco ma siamo stati penalizzati dagli arbitraggi”.
Il dirigente non nasconde il rammarico per la sconfitta maturata all’esordio: “Con la Carrarese ci era stato assegnato il gol del possibile pareggio e le squadre erano già a metà campo per riprendere il gioco. Alla fine il direttore di gara è tornato improvvisamente sui suoi passi. Anche il loro portiere è stato molto bravo e la sconfitta maturata a fine gara per via di una ripartenza ha sicuramente pesato”.
Le chances di qualificazione sono poi sfumate per il successivo ko con la Nocerina: “Volevamo vincere per tornare in corsa per il passaggio del turno ed invece i nostri avversari hanno sfruttato alla grande l’unica vera occasione. Siamo stati spesso superiori a livello di prestazioni ma abbiamo fallito troppe palle gol sotto porta. Mi confortano i complimenti arrivati da osservatori ed addetti ai lavori, che hanno evidenziato la mole di gioco non concretizzata”.
Con il Prato infine è sfumato il possibile successo che avrebbe impreziosito un bilancio un po’ deficitario sul piano dei risultati: “Volevamo onorare il torneo ma ancora una volta abbiamo pagato due decisioni arbitrali. Non ci ha convinto il rigore assegnato dal direttore di gara, valso il momentaneo 1-1. Una volta tornati in vantaggio abbiamo incassato l’espulsione di Leo, un rosso diretto che non ho assolutamente condiviso. Abbiamo sofferto e loro hanno trovato il definitivo 2-2. Non ci resta che recriminare anche se dopo queste finali di Chianciano siamo ancora più consapevoli della nostra forza”.
Oltre agli “Allievi“, classe ’97 e ’98, in questa annata si sono messi in evidenza anche svariati elementi della “Berretti”, che per accumulare ulteriore esperienza otterranno un’importante opportunità, come rivela Buttò: “Confidiamo di cedere in prestito a formazioni di serie D i quattro o cinque elementi del ’95 che saranno fuori quota l’anno prossimo. Potremo così averli in seguito già pronti magari per essere aggregati nella rosa della prima squadra”.
Un aspetto fondamentale è però legato all’impiantistica: “Strutture adeguate sono indispensabili per il futuro del Messina. Allenarsi a Monforte quest’anno non è stato agevole: peraltro dividevamo il campo con altre tre squadre e spesso abbiamo sfruttato soltanto una metà campo… Attendiamo le decisioni del patron Lo Monaco, ma è ovvio che una soluzione come quella rappresentata dall’utilizzo del “Celeste” sarebbe ottimale”.