Messina e Akragas non brillano alla voce gol segnati (10 i giallorossi, 9 gli agrigentini) e vengono entrambe da una striscia negativa dopo un avvio di campionato di alto profilo. Se la squadra di Di Napoli non centra i tre punti dalla trasferta di Melfi del 7 novembre, i biancazzurri, che devono fare i conti con la maledizione dell’Esseneto, non brindano al successo addirittura dal 17 ottobre, giorno dello 0-1 sul campo della Paganese. Per questo il match di sabato sera rappresenta un delicato crocevia per tutte e due le formazioni.
Per il centrale difensivo Lorenzo Burzigotti “analizzare i dati statistici può indubbiamente servire, ma la differenza si vedrà davvero sabato sera sul campo. Contro l’Akragas dovremo mettere maggiore grinta e voglia di vincere per avere la meglio. Anche loro – aggiunge l’ex di Reggina e Grosseto – arrivano da un periodo negativo a livello di risultati. Il fatto che si esprimano meglio nelle gare in trasferta non è troppo rilevante, perché noi al San Filippo abbiamo disputato sempre ottime partite. Conterà la nostra maggiore determinazione nelle prime e nelle seconde palle, oltre che in ogni contrasto, per far capire che giochiamo in casa e che vogliamo assolutamente i tre punti”.
Il ko di Lecce brucia ancora nell’ambiente giallorosso, soprattutto per il modo in cui è maturato. “Il rammarico è grande. Ultimamente non abbiamo raccolto quanto meritavamo, pensando anche alla sfida con la Juve Stabia. A Lecce, poi, abbiamo subìto il gol proprio nel nostro momento migliore, anche se potevamo gestire meglio le posizioni e impedire loro la ripartenza. In quella fase stavamo attaccando, ma il gol e l’espulsione ci hanno tagliato le gambe. L’arbitro all’inizio ha fischiato di tutto, sebbene la prima ammonizione di Baccolo fosse stata esagerata, ma non ha visto il fallo su Parisi, in occasione del loro vantaggio, che era nettissimo. Se fossero girati meglio gli episodi si sarebbe parlato di un’altra partita. In occasione del loro raddoppio, poi, ho preso io il pallone, e poi mi sono girato. Mi sembra quindi difficile commettere fallo di schiena, ma il mio avversario è stato bravo a buttarsi”.
Dopo essere scivolati al sesto posto in classifica l’imperativo è ripartire già a partire dalla sfida in notturna con l’Akragas. “Questo è davvero un campionato difficile, in cui anche le formazioni di maggior valore stentano ad avere continuità ed è proprio la continuità di risultati che dovremo avere anche noi, perché se si abbassa la tensione chiunque in questo girone può farti male”.