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Bucolo: “Emozionato e dispiaciuto. Ciullo come Catalano, la salvezza è per lui”

I due anni e mezzo trascorsi a Messina sono stati indimenticabili. Pomeriggio di emozioni forti per Saro Bucolo, che per la prima volta ha affrontato da avversario la squadra della quale è stato a lungo un simbolo. In sala stampa il centrocampista fa quasi fatica a parlare, non riuscendo a nascondere la commozione. “E’ stata una grande emozione giocare qui, ma allo stesso tempo un dispiacere. Non mi aspettavo di vedere il Messina in questa posizione di classifica. Io sono sempre lo stesso, non posso cambiare, è più forte di me e cerco di fare il possibile per la squadra. Oggi abbiamo disputato una buona gara e devo fare i complimenti ai compagni, ma anche al mister Ciullo. Questa salvezza è per lui. E’ un grande allenatore, una persona pazzesca, che mi ha ricordato Catalano. Esce vincitore, perché 35 punti non sono affatto pochi e deve stare tranquillo, nonostante quello che è successo”. Il riferimento è al sorprendente esonero del tecnico dei pugliesi, rilevato da Imbimbo, al debutto in panchina.

Arcidiacono in azione
Arcidiacono in azione sotto lo sguardo di Izzillo (foto Paolo Furrer)

Poi la domanda d’obbligo. Perché hai lasciato Messina a gennaio? “Mi mettete in difficoltà – confessa – ma non sentivo più dentro quel fuoco che avevo prima. E’ stato un insieme di cose. Io faccio il mio lavoro, ho due bambini e che se ne dica ognuno tira acqua al suo mulino. Spero che oltre al Martina anche il Messina si possa salvare senza i playout. Ferrigno? Anche a me piange il cuore a non lavorare più con lui, almeno per il momento. Corona? Da Giorgio ho preso anche bastonate, mi ha insegnato tanto. Non so dove trova questa forza e non sono frasi fatte. Sia lui che Giovanni Ignoffo erano bravi a parlare finite le partite, mentre a me dopo i novanta minuti scatta la vena per il nervosismo”.

Infine il discorso riprende sui motivi dell’addio. “Dovremmo scavare tra luglio e agosto per capire cosa è successo a questo gruppo. Io ho firmato tranquillamente in estate e sono stato il primo a farlo dopo essermi incontrato con Ferrigno. Poi qualcosa è accaduto ed ognuno di noi ha le proprie ragioni”.

 

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