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Bruno: “C’è tempo per risalire. Le colpe di Venuto? In campo scendiamo noi”

Il difensore Francesco Bruno è stato subito protagonista alla prima contro il Gela, macchiata però nel finale da un rosso che ha consentito agli ospiti di raddrizzare la gara e gli è costato la squalifica. Da qui la sua grande voglia di rivalsa: “Non vedo l’ora di tornare in campo. Da quando gioco non avevo mai esordito con un’espulsione. Altre volte mi era capitato di saltare la prima per una squalifica che risaliva all’anno precedente”.

Bruno e Sciotto
Il neo-acquisto del Messina Francesco Bruno in posa con il presidente Pietro Sciotto. Il difensore è il primo acquisto dell’era Ferrigno

Dopo un’intera carriera vissuta in C, è all’esordio assoluto in D: “Mi sono arrivate tante proposte dalla Lega Pro ma non erano quelle giuste. Ho aspettato tanto, anche se avevo anche una possibilità di giocare la D vicino casa. Poi è arrivata la chiamata di Ferrigno e ho preferito Messina, anche se tra i dilettanti”.

Il match con l’Acireale degli ex Infantino e Barraco si preannuncia impegnativo, anche perché i granata – eliminati in settimana dalla Coppa – hanno già cambiato allenatore, congedando un’altra vecchia conoscenza, Gaetano Catalano: “È un derby, una partita sentita. Hanno un certo blasone come società e piazza. Ci manca un risultato positivo per acquisire fiducia. Il mercoledì analizziamo sempre le partite e fino ad oggi soltanto con la Nocerina abbiamo meritato di perdere. Poi siamo stati sfortunati. Dobbiamo continuare a lavorare così”.

Bruno, Rosafio e Polito
Bruno, Rosafio e Polito nel corso della conferenza stampa di presentazione

L’ex calciatore del Melfi è fiducioso sulle possibilità di risalita e nonostante i due punti raccolti nelle prime cinque giornate non considera compromessa la stagione: “L’ammazza-campionato non c’è. Il campionato non lo conosco ma ho già capito che quando giocano contro di noi danno tutti il massimo. Poi a Messina vedono i tifosi e lo stadio, che nelle piazze piccole non hanno, e si galvanizzano. La favorita? Siamo noi ma a parole sono tutti bravi. Potrei dire che vinceremo il campionato, ma è meglio pensare partita per partita. Il 6 maggio vedremo”.

Sul banco degli imputati c’è soprattutto il tecnico Antonio Venuto, che in carriera ha pure raccolto tanti successi e imprese, soprattutto con Milazzo e Due Torri. Per Bruno sono eccessive le critiche piovute sul mister: “Quando i risultati non vengono si dà la colpa al mister, che è una persona di grande esperienza. Facile prendersela con lui, ma in campo scendiamo e corriamo noi. Il mio obiettivo personale è tornare nel calcio che conta, spero di farlo con il Messina”.

Francesco Bruno
Francesco Bruno in allenamento con la maglia dell’Ischia

Cinque dei sei acquisti operati da Ferrigno sono campani. Un dettaglio che non influisce, secondo Bruno: “Ci aiuta soltanto a parlare il nostro dialetto, ma siamo tutti uguali. Conoscevo Maiorano, che ho affrontato tante volte, ma anche Ragosta e Cocuzza”.

Per il jolly difensivo, in otto anni di C, oltre 170 presenze, con la sosta forzata a cavallo tra 2012 e 2013: “Quell’anno ero sotto contratto con il Napoli e dopo un infortunio a Foligno, rientrato alla base, sono rimasto fermo. Conoscevo il direttore, avevo giocato contro di lui così come ho affrontato il Messina con Casertana, Ischia e Melfi”.

Bruno indica tre avventure come le più significative per la sua carriera: “Ricordo con piacere Avellino, Caserta e l’Atletico Roma come esperienze di spogliatoio, ambiente e squadra, anche se magari il Giulianova è quella con cui ho giocato maggiormente”.

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