L’abbraccio del pubblico al Messina non è passato inosservato. Quest’anno si sta toccando il minimo storico di presenze allo stadio: circa 600 gli spettatori paganti in media nelle ultime quattro gare casalinghe. Assume quindi ulteriore rilevanza il saluto domenicale nel corso di una semplice seduta di allenamento.
A testimoniare l’emozione dello spogliatoio è l’esperto difensore Francesco Bruno: “Dire che ci ha fatto piacere sarebbe riduttivo. La presenza dei tifosi ci ha caricato tanto. Ci hanno fatto sentire il loro appoggio, anche se mercoledì ad Acireale non ci saranno. Non cambierà molto quindi”.
Mentre le grandi folle si mobilitano solo con i campionati di vertice, non conosce eccezioni il calore dei fedelissimi: “Senza nulla da togliere a nessuno, questo non accade altrove. Ho giocato in piazze calde come Avellino e Caserta, ma questa è la prima città che mi è entrata nel cuore, pur essendoci arrivato a stagione iniziata. Non lo dico per piaggeria, spero di restarci a lungo”.
L’argomento futuro però non è stato affrontato: “Non abbiamo parlato dell’anno prossimo. I matrimoni si fanno sempre in due, non sarò solo io a decidere. Ho già detto comunque al mio procuratore, che se dovessimo restare in D, la giocherei solo qua”.
Bruno non ha avuto un approccio semplice, anche per via di due espulsioni, ma poi è diventato della risalita: “Parla la classifica. Se Modica fosse stato qui già da giugno non si parlerebbe di obiettivo playoff ma di ben altro. Il mister non lo conoscevo ma anche se rispetto gli altri allenatori, ha davvero una marcia in più”.
L’obiettivo è noto e la società, per fronteggiare la squalifica di Inzoudine è corsa ai ripari tesserando l’esterno Misale: “Ci ha messo subito impegno e voglia. Ci darà una mano. Nei playoff ci crediamo e li vogliamo raggiungere, per dare soddisfazione a questa piazza, che da troppo tempo vive nel buio. Speriamo di portare più gente al campo”.
Significativo il dato relativo ai gol realizzati: 29 su 31 li ha firmati l’attacco. Per Bruno è un riflesso della mentalità del mister: “Non è solo una curiosità. Modica è zemaniano e per lui devono segnare gli attaccanti. Normale che arrivino sempre loro in doppia cifra”.
In riva allo Stretto era sbarcato con l’ormai ex ds Ferrigno: “Con lui ci sentiamo un paio di volte al mese: mi ha fatto i complimenti. Sciotto invece ci ha fatto visita al campo sabato: è carico, ha voglia, merita tanto. L’Ercolanese sconfitta? Penso solo alla nostra partita, non tanto ai risultati delle altre”.
Dopo le cessioni di Colombini e Tricamo, Bruno ha rinunciato stabilmente al suo ruolo: “È il mio primo anno in carriera in D e qui i quattro under obbligatori ti condizionano, perché giocano loro sulla fascia. Nasco terzino ma da centrale avevo giocato qualche partita anche in C. Per il Messina poi starei anche in porta”.
Il centrale giallorosso non ha seguito il Festival dei record, ma l’eco dell’esibizione di Nino Frassica gli è arrivato comunque: “Sanremo non l’ho seguito. Ho appreso però di questa citazione per il Messina e sinceramente fa piacere”.