Il Settebello conquista la medaglia di bronzo alla 31esima edizione dei campionati europei di pallanuoto maschile, in svolgimento alla piscina Alfred Hajos di Budapest ed ennesimo grande traguardo per il messinese Massimo Giacoppo, tra i pilastri della squadra. Gli azzurri battono nella finale per il terzo posto il Montenegro vice campione europeo uscente e mondiale in carica per 11-9 (1-3, 5-3, 2-2, 3-1).Si tratta della undicesima medaglia continentale della storia azzurra con 3 ori, 2 argenti e 6 bronzi; della medaglia del futuro, conquistata con una squadra già grande seppur in pieno rinnovamento, frutto del sistema-Italia voluto da Sandro Campagna, che ha portato ai successi europei e mondiali le selezioni giovanili guidate da Nando Pesci assicurando un lungo ciclo.
L’inserimento graduale dei giovani Di Fulvio, Velotto, Fondelli, Del Lungo e Baraldi in una squadra che ha in capitan Tempesti, Figlioli, Giorgetti, Aicardi e Gallo i leader e in Giacoppo, Figari e Luongo elementi di sicuro affidamento, e già parte del progetto da un quadriennio, ha creato un mix equilibrato e vincente.L’Italia settebellissima, con ben sei atleti nati dopo il 1990, ha giocato alla pari con tutti nel corso del torneo, eliminando nei quarti di finale la Croazia campione olimpica e bronzo mondiale e cedendo in semifinale ai campioni del mondo dell’Ungheria solo al gol di Denes Varga nell’ultimo minuto. Mancano ancora due anni alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, ma questa Nazionale – che può contare anche su Nora, infortunatosi prima della partenza, sui giovani Bruni, Coppoli, Renzuto Iodice, Nicholas Presciutti, Busilacchi e Luca Damonte, oltre che sui campioni mondiali di Shanghai e vice campioni olimpici di Londra in stand-by – già ci fa sognare e ci entusiasma. Continuando a lavorare, a sacrificarsi e a credere nel progetto comune, questa giovane Italia può solo migliorare, crescere e tuffarsi con entusiasmo nel futuro.
La cronaca. All’inizio l’Italia appare scarica, ma si riprenderà nel corso della partita. Si muove poco e soffre la fisicità del Montenegro che, con aggressività e precisione, chiude il primo tempo sul 3-1 grazie ai gol di Mladan Janovic in controfuga (36″), di Ivovic che raddoppia (3’12) su assist di Drasko Brguljan e di un tap-in di Misic in superiorità numerica che risponde al momentaneo -1 di Figlioli con l’uomo in più guadagnato da Baraldi. Gli azzurri beneficiano di altre due superiorità numeriche, ottenute da Baraldi al centro e per un fallo sull’esterno, ma non concretizzano anche per merito di Radic che stoppa Baraldi a colpo sicuro. Nel secondo temo l’Italia con Giorgetti prima aggancia il pari sul 5-5 con un tiro dai cinque metri e poi a 3’29 compie il sorpasso in superiorità numerica (3/6) a 7’50, ma appena nove secondi dopo Mladan Janovic firma il 6-6. Il rientro dell’Italia era avvenuto dopo che capitan Tempesti aveva respinto la conclusione in controfuga solitaria di Mladan Janovic che aveva anche avuto il tempo di fintare più volte per il possibile +2. Nel parziale anche i gol di Aicardi (2-3 per il 2/4 e 4-5) su assist di Figlioli e Giorgetti, una meravigliosa palomba di Figlioli (3-4), la realizzazione in superiorità numerica di Drasko Brguljan (2/2 per il 4-2) e una bomba di Ivovic (5-3). La difesa dell’Italia si assesta e salva tre azioni in inferiorità numerica consecutive, ma l’attacco ne sbaglia altrettante. Sull’asse Fondelli-Figari, con una perfetta interpretazione del contrattacco, gli azzurri si riportano avanti a 4’32 (7-6), poi Giorgetti in sei contro cinque realizza l’8-6. Misic già è fuori e Ivovic ha due falli gravi. Il Montenegro, però, impiega un minuto a pareggiare, trasformando con Petrovic e Klikovac due superiorità consecutive (4/7), e l’Italia sbaglia il nono uomo in più (4/9) sul finire di tempo. Il quarto tempo si gioca quasi esclusivamente sulle superiorità numeriche. Apre Figlioli che conquista palla e trasforma in più (5/10) per il 9-8; Tempesti salva su Klikovac ai due metri, ma sul rientro del difensore pareggia Mladan Janovic (5/8). Radic si oppone alla deviazione sottomisura di Aicardi (5/11). Il Montenegro conquista una serie di tiri d’angolo, ma è l’Italia ad uscire con la palla, subire il fallo grave di Drasko Brguljan e passare con Aicardi a 3’27 (6/12). Poi salva in inferiorità numerica (5/9). Baraldi guadagna rigore su Paskovic e Giorgetti realizza l’11-9 a 4’34. Gli azzurri difendono ancora bene in meno (5/10 e 5/11). E’ bronzo. La medaglia del futuro. (foto e testo tratto da Federnuoto.it)