Il tecnico dell’Orlandina Lab nonché componente dello staff tecnico della prima squadra del club paladino Enzo Brignone ha analizzato ai nostri microfoni la stagione appena conclusa: “Il bilancio è assolutamente positivo. In C col progetto Lab lavoriamo sempre con il fine unico della valorizzazione dei giovani e anche la prima squadra in serie A2 è arrivata sul podio nella speciale classifica di impiego riservato ai giocatori under. Alcuni ragazzi approderanno nei campionati senior, per cui spero e credo di avere fornito loro gli elementi giusti per affermarsi a un livello più alto. Il rammarico è stato quello di non aver potuto giocare al PalaFantozzi l’unica gara casalinga del campionato anche perché prioritariamente in serie C Silver non guardiamo ai risultati ma ci interessa in maniera preponderante la crescita complessiva della squadra. Ovviamente qualora avessimo potuto disputare la post season ci sarebbe piaciuto molto e sarebbe servito come esperienza ulteriore per i ragazzi”.
Non è un mistero che negli anni Capo d’Orlando abbia dato l’opportunità a tanti giocatori di valorizzarsi ai massimi livelli e spiccare il volo verso alti traguardi di carriera. L’elenco è molto lungo: “In serie A giocano atleti come Donda, Stojanovic e Laquintana. In A2 sono tantissimi, non ultimo il nostro capitano Matteo Laganà, che iniziò dalla serie C. Negli ultimi otto anni abbiamo lanciato molti ragazzi appetibili sul mercato italiano e questo ci riempie d’orgoglio”.
La grande novità è rappresentata dall’avvicendamento in panchina al timone della prima squadra. Infatti dopo tre anni di grandi successi ha salutato coach Sodini per riabbracciare la sua Cantù. Spazio a un tecnico emergente come Cardani: “Marco oltre all’aspetto tecnico ha lasciato un’impronta profonda a livello umano. Pure con i suoi predecessori mi sono trovato bene, ma lui mi ha dato tanto sia come pallacanestro che umanamente, oltre che a livello emotivo e di fiducia. Mi ha fatto entrare in modo definitivo nello staff della prima squadra, ho portato avanti sedute individuali con i ragazzi. Adesso arriva Cardani, che è un giovane che ha fatto molto bene in serie B. L’ho già conosciuto e mi ha subito dato l’impressione di un allenatore che conosce tanto la pallacanestro e che è un lavoratore stakanovista. Dopo la costruzione della squadra ci daremo appuntamento per il raduno, per programmare la nuova stagione”.
L’estate è ormai al via. Il tecnico orlandino spiega il programma che attenderà i ragazzi più giovani dell’entourage biancoazzurro, che anche in off season sono chiamati a lavorare al fine di una crescita individuale: “Stiamo concedendo uno stacco ai ragazzi dopo la fine della stagione. Chi si trova in raduno con la Nazionale sta lavorando per conto proprio mentre gli altri hanno avuto in consegna dei piani di lavori specifici. Si lavora principalmente a livello fisico con i preparatori Fazio e Scaffidi. Li seguiamo da vicino ma in questo momento siamo principalmente proiettati sul lavoro di scouting, che va portato avanti dodici mesi l’anno e in questa fase della stagione ovviamente è assolutamente determinante per scoprire nuovi talenti”.
La prima squadra è in fase di costruzione. A breve si capiranno le idee del nuovo coach, che comunque proseguirà il lavoro di valorizzazione e utilizzo di atleti giovani, autentico credo societario. Brignano conferma l’anticipazione relativa ai uno dei prodotti più promettenti del vivaio: “Sui singoli impiegati in pianta stabile nel nuovo roster bisognerà ovviamente attendere le valutazioni del capo allenatore, ma credo che un ragazzo come Quinn Ellis parteciperà sicuramente al raduno estivo, come già era avvenuto lo scorso anno. Poi toccherà a lui giocarsi le sue carte”.