Cancellare il passo falso interno contro l’Imesi Atletico Catania, affrontando a viso aperto la capolista Milazzo, per chiudere con il sorriso un 2024 comunque positivo. Vuole farsi un bel regalo di Natale la Jonica, in vista della proibitiva trasferta del “Salmeri”, sfida sulla carta proibitiva ma che i ragazzi di mister Famulari hanno preparato senza lasciare nulla di intentato. Contro gli etnei si è interrotta la striscia positiva di un pareggio e tre vittorie consecutive, in una gara che la Jonica non ha affrontato con la consueta brillantezza ma che i giallorossi stavano comunque per portare a casa, considerato che la zampata vincente di Leonardi è arrivata al minuto 86.
A tornare sul ko subito nell’ultimo turno è Nico Bazzanga, che riconosce come la Jonica non abbia sfoderato una prestazione in linea con quelle dell’ultimo periodo: “Sicuramente non è stata la nostra migliore prestazione stagionale. Affrontavamo una squadra esperta ma credo che ci sia mancata la cattiveria: loro entravano in maniera più decisa nei contrasti, recuperavano le seconde palle. In campo non ho mai avuto la sensazione che la potessimo vincere ma sinceramente non credevo neanche di perdere, perché per quanto siamo mancati in certi dettagli non possiamo dire di essere stati dominati. Questo probabilmente ci ha fatto accontentare del pareggio e abbiamo subito la beffa”.
Il centrocampista però non fa drammi: “Non dobbiamo dimenticare che comunque venivamo da una serie di vittorie importanti ottenute anche contro avversari di assoluto valore. Perdere non fa mai piacere, è ovvio, ma credo che nonostante la sconfitta ci sia qualcosa di buono da prendere e da cui ripartire in vista del futuro. Anche se non abbiamo disputato una delle nostre migliori partite stavamo portando a casa un punto, continuando la striscia positiva: è un aspetto da non sottovalutare nella proibitiva trasferta di Milazzo”.
In vista della sfida in casa della capolista, Bozzanga chiede una risposta ai suoi compagni: “Sarà una partita tosta: loro sono una grande squadra, attrezzata per vincere il campionato e si trovano meritatamente al primo posto. Giocano in casa e lì solitamente c’è un clima molto caldo, noi però non ci sentiamo inferiori, sappiamo che possiamo fare la nostra partita. Abbiamo le armi per fare risultato ma dovremo lottare su ogni palla con la cattiveria che ci ha contraddistinto fino a qualche gara fa. Meritiamo una classifica migliore: abbiamo pagato alcuni episodi sfortunati che ci hanno condizionato in diverse partite, ma il campionato è ancora lungo e c’è poco più di un girone per fare meglio”.
Il club avrà peraltro una motivazione in più: onorare la memoria del compianto dirigente Pippo Trimarchi, salutato con commozione in settimana da dirigenza, squadra e appassionati. La sua morte priva la società di un costante punto di riferimento, sempre presente allo stadio in questi anni.
