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Bottari: “Per il Messina playoff difficili. Città sorprendente, Camaro bello da vedere”

Benedetto Bottari è fermo ai box. Dopo una tormentata estate, caratterizzata dall’addio dopo poche settimane al Città di Sant’Agata ed un feeling mai nato con la nuova ACR Messina, l’ex dirigente del Milazzo si sta godendo un anno sabatico. I suoi fine settimana sono un continuo peregrinare tra i campi cittadini e della provincia, ad osservare lo svolgimento dei campionati di Serie D ed Eccellenza.

Benedetto Bottari
Benedetto Bottari al Città di S. Agata

La quarta serie sta vedendo un Troina in grado di capovolgere ogni tipo di pronostico. I rossoblu sono un’autentica schiacciasassi, capace di staccare di diversi punti le grandi favorite del torneo: “Il Troina mi sta davvero esaltando, è una squadra che in ogni situazione non rinuncia mai a fare gioco. Sono rimasto impressionato quando sono venuti a Messina, In vantaggio per 2-1 e sotto di un uomo continuavano ad attaccare ed hanno avuto anche qualche chances per chiudere la partita. In una situazione del genere qualsiasi altra squadra avrebbe difeso il vantaggio e giocato in contropiede, ma loro hanno sempre cercato di fare la partita. Nutrivo qualche dubbio circa le capacità di mister Pagana, ma sono stato clamorosamente smentito. La Nocerina ha speso tanto, ha allestito una grande squadra, ma ha fatto qualche pareggio di troppo, mentre la Vibonese ha pagato situazioni extra-calcistiche, ma credo che sarà protagonista fino alla fine”.

Per quanto riguarda l’Acr Messina, Bottari vede una strada ancora in salita: “Ci sono ancora troppe squadre davanti e troppi punti da recuperare per poter avanzare pronostici. Basti pensare che il Portici, che è la squadra appena sopra i giallorossi e l’ultima che si salverebbe direttamente, ha 4 punti in più. Certo, le possibilità ci sono, raggiungere i playoff è difficile ma non impossibile, molto dipenderà dalle intenzioni della società, sebbene il margine di errore sia ridottissimo. Ad esempio credo che a Palmi siano stati persi due punti”.

Venuto, Cannistrà e Bottari all’epoca di quel Milazzo che raggiunse il professionismo

Poche sorprese, invece, nel campionato di Eccellenza: Biancavilla e Città di Sant’Agata stanno dimostrando di essere due squadre fatte per il salto di categoria e credo che se la giocheranno fino alla fine. Il Rosolini ha fatto il salto di qualità, sono giocatori che da tempo stanno insieme e adesso sono lì a battagliare per le primissime posizioni. Il Città di Messina mi sta sorprendendo in positivo per i risultati, un po’ meno per il gioco espresso. Quella di Furnari è una squadra che vive di episodi, che sfrutta al massimo le poche occasioni che crea, affidandosi molto spesso ai calci piazzati. Dall’altra parte però bisogna dire che sono molto solidi, concedono poco ed è davvero difficile fargli gol, inoltre con Paterniti hanno fatto il salto anche in termini di personalità. Il Camaro, invece, è bello da vedere, fa un calcio arioso e divertente, fatto di rimo ed intensità, creando molte palle gol. La sconfitta con il Paternò complica un po’ i piani, ma ha tutto per poter restare attaccato al treno playoff”.

Bottari a colloquio con i calciatori

A non soddisfare Bottari è il livello generale della categoria: “Credo che il livello delle squadre di bassa classifica sia molto deficitario. Vedo troppe squadre che con l’Eccellenza che mi ricordo io non hanno nulla a che vedere. Ma è anche naturale visto che sono stati effettuati ben sei ripescaggi. La dimostrazione di quello che dico è rappresentata dal Caltagirone che lo scorso anno è arrivato quinto il Promozione ed ora è in Eccellenza con la stessa squadra. Credo che molta della colpa ricada sulla Lega che ha permesso tutto ciò, continuando a tenere in vita autentici carrozzoni”.

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