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Bottari: “Bravi a recuperare dopo un primo tempo no”. Di Dio: “Un portiere ha bisogno di maturare”

L'esperto portiere del Due Torri Agostino Di Dio (foto Giovanni Isolino)
L’esperto portiere del Due Torri Agostino Di Dio (foto Giovanni Isolino)

Il settimo risultato utile in otto gare non è certo un episodio ed il Due Torri, atteso adesso dalle sfide-salvezza con Licata e Rende, ha l’opportunità di mettere una seria ipoteca sulla salvezza con largo anticipo. Soddisfatto il direttore generale Benedetto Bottari, che ha analizzato con sincerità l’andamento della sfida: “Abbiamo raccolto un punto che alla vigilia poteva starci bene. Siamo stati bravi a venir fuori dal momento difficile dell’incontro, poi il gol di Ancione ha messo a posto le cose. Rispetto alle ultime trasferte è stata, però, la nostra prestazione peggiore. Nel primo tempo non siamo riusciti ad arginare un Città di Messina che ci ha messo in seria difficoltà. Nella ripresa, invece, abbiamo giocato discretamente, costringendo gli avversari a rimanere rintanati nella loro metà campo”.

L'undici titolare schierato dai biancorossi al
L’undici titolare schierato dai biancorossi al “Celeste” (foto Giovanni Isolino)

I biancorossi non sono riusciti a sfruttare fino in fondo neanche il rosso rifilato a Bruno e l’1-1 è arrivato paradossalmente con entrambe le squadre in dieci, per la successiva espulsione di Calafiore: “Non era facile, neanche in un superiorità numerica, contro una formazione che ci ha messo tanta voglia. Non mi sento di commentare l’arbitraggio, in altre sfide ci sono stati episodi ben più plateali. Qualche cartellino giallo è stato magari estratto con troppa frettolosità. La direzione di gara ha lasciato scontenti sia noi che loro, ma alla fine il risultato finale è quello giusto”.

Il calendario sulla carta agevole potrebbe riservare sorprese negative se gli uomini di Alacqua abbasseranno la tensione: “In futuro dovremo essere più maturi. Adesso le cose stanno andando verso il giusto, ma non possiamo cullarci sugli allori, in questo campionato non esistono partite semplici e non sono ammesse distrazioni”. 

Bonamonte e Gaglio si contendono un possesso (foto Giovanni Isolino)
Bonamonte e Gaglio si contendono un possesso (foto Giovanni Isolino)

Tra i protagonisti della sfida l’ex Agostino Di Dio, ringraziato dallo speaker ad inizio gara per i suoi trascorsi in riva allo Stretto, dove contribuì in modo determinante alla promozione in serie D: “Per me è stata una partita speciale e ringrazio il Città di Messina per l’accoglienza che ho ricevuto. Volevamo centrare un risultato positivo, contro una buona squadra, e ci siamo riusciti. Sul gol di Buscema era impossibile arrivarci, ha fatto un gran gol, ma noi abbiamo risposto con un’altra rete dall’ottima fattura. L’1-1 finale è dunque da ritenersi giusto. Il Città di Messina ha dimostrato di non meritare l’attuale posizione di classifica”.

Sul banco degli imputati il signor Maggioni di Lecco. Di Dio commenta con diplomazia: “L’arbitraggio? Quest’anno siamo stati penalizzati in varie occasioni, subendo rigori contro anche in pieno recupero. L’arbitro fa parte del gioco, ma è un essere umano e può sbagliare. Abbiamo cominciato male, perdendo le prime tre partite pur non demeritando, ma per episodi sfortunati. Ora la nostra salvezza passa soprattutto dai risultati positivi in casa”.

Il suo trasferimento a Gliaca di Piraino è stato originato dalla scelta di puntare gli under, che spesso condizionano gli allenatori: “Con questa regola spesso si preferisce un elemento giovane, ma il portiere ha bisogno di maturare e lo dimostra il fatto che in A la maggioranza dei portieri sia dai trent’anni in su. In una squadra forte occorre sempre partire da certezze quali un portiere, un centrale difensivo, un centrocampista e un attaccante per una squadra da scudetto, come diceva Boskov. Personalmente spero di continuare così”.

Questa l’intervista video al direttore generale del Due Torri Benedetto Bottari, anche lui un ex:

Questa l’intervista video al portiere del Due Torri Agostino Di Dio:

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