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Bottari: “Acr e Fc Messina saranno protagoniste. In Eccellenza c’è un vuoto”

Da dirigente è stato uno dei protagonisti dell’ultimo ventennio di calcio dilettantistico tra Messina e provincia, ma Benedetto Bottari adesso si è preso una pausa. Attualmente sta collaborando con il Fair Play, una delle scuole calcio cittadine, nel tentativo di allevare nuovi talenti da mandare su palcoscenici prestigiosi. Uno sguardo a quello che offre il panorama cittadino e provinciale, però, Bottari lo rivolge sempre con grande interesse, lui che è stato tra gli artefici di piccoli grandi miracoli calcistici come il Milazzo e il Due Torri.

Uno scenario che vede una Messina ancora una volta divisa, rappresentata da due squadre che si presentano ai nastri di partenza della serie D con progetti ambiziosi, tanto da iniziare il ritiro precampionato lontano dallo Stretto già nella fase finale di luglio. Una normale routine a cui, però, ci eravamo un po’ tutti disabituati.

Venuto, Cannistrà e Bottari all’epoca di quel Milazzo che varcò la soglia del professionismo.

In Eccellenza, invece, lo scenario si fa molto più plumbe. La scomparsa di società storiche (dal Due Torri al Rocca di Caprileone, dallo Sporting Taormina all’Orlandina, passando per la Tiger Brolo fino al caos Igea Virtus) ha creato un vuoto di cento chilometri, quelli che separano Milazzo da Sant’Agata di Militello, le uniche due messinesi presenti in quinta serie. Ma andiamo con ordine.

Per Bottari, la prossima stagione potrebbe essere quella del rilancio del calcio cittadino con Acr Messina e Fc pronte a recitare un ruolo importante: “Sinceramente non voglio entrare sulle cause che hanno portato a questa ennesima divisione, però vedo due squadre che stanno allestendo degli organici importanti e che possono fare bene”.

Sampietro
Sampietro è il faro del centrocampo giallorosso (foto Giovanni Isolino)

Sull’Acr, Bottari non fa drammi dopo la sconfitta in Coppa Italia a Marina di Ragusa: “Sicuramente dopo le ultime deludenti stagioni serviva la svolta ed è fin troppo ovvio associarla all’ingresso in società degli ex dirigenti del Camaro. La squadra che è stata messa in piedi è competitiva, anche se dubito che il mercato sia chiuso. Credo che la garanzia dell’Acr si chiami Antonio Obbedio, un dirigente che ha una conoscenza immensa della materia, che sa tutto dei giocatori di questa categoria e ha in testa un vero e proprio archivio. Ho avuto il piacere di confrontarmi più volte con lui in passato e ne sono rimasto davvero colpito. Mi auguro che in un modo o nell’altro il calcio messinese possa risorgere, anche se vincere non sarà facile perché ci sono il Palermo che tenterà l’immediata risalita e le campane, Savoia in primis, che stanno allestendo squadre importanti. Vincere è complicato, ma è giusto che le messinesi siano lì a giocarsela e competere fino alla fine”.

Carrozza
Carrozza è un prodotto del vivaio del Sassuolo (foto Familiari)

Il Fc ha allestito un organico che parla tante lingue e spera che l’esordio positivo in Coppa Italia non sia stato illusorio: “Penso che la società stia mostrando una buona macchina organizzativa, ma questo non mi stupisce. Se Rocco Arena doveva dare un segnale fin dall’inizio credo che ci sia riuscito. Il mercato mi è piaciuto molto, anche se forse manca ancora qualcosa in attacco, ma la scelta che ho apprezzato di più è stata quella dell’allenatore. Costantino l’ho affrontato molte volte ai tempi della Rossanese e mi ricordo squadre ben messe in campo, ma soprattutto indomabili. E’ un allenatore che trasmette il proprio temperamento alle proprie squadre, che non mollano mai”.

Sant'Agata
Il Sant’Agata si è presentato ufficialmente al ritrovo “Karibe New”

In Eccellenza, Bottari spiega così la sola presenza di Milazzo e Città di Sant’Agata:Una situazione del genere faccio fatica a ricordarla. La provincia di Messina è sempre stata pesantemente rappresentata in questa categoria, oggi invece c’è un vuoto di cento chilometri. Purtroppo ci sono state tante società che hanno fatto il salto più lungo della gamba e troppe persone che hanno creduto di poter fare calcio oltre le proprie possibilità economiche e conoscenze organizzative. Al di là del fattore economico c’è stata anche una crisi di valori che ha fatto perdere credibilità a tutto il movimento, allontanando anche sponsor e potenziali investitori. Al Milazzo ho legato una delle pagine più belle della mia storia da dirigente, mi auguro che nel breve-medio termine questa città riesca ad esprimere una realtà forte e competitiva. Alla squadra di Cataldi, intanto, auguro di conservare la categoria. Il Sant’Agata anche quest’anno si presenta ai nastri di partenza tra le favorite del torneo: mi auguro per loro che sia la stagione giusta dopo gli investimenti passati e ritengo Pasquale Ferrara l’allenatore giusto per fare questo salto”.

Benedetto Bottari
Benedetto Bottari ai nostri microfoni

In Promozione c’è da registrare il mercato importante dell’Atletico Messina, che ha ingaggiato i vari Bombara, Sanneh e Quintoni: “Credo che sia inutile spendere parole su certi acquisti, stiamo parlando di giocatori che non più tardi di tre mesi hanno centrato una grande salvezza in D con il Città di Messina. Però bisogna fare attenzione, non bisogna sottovalutare la categoria. Dipenderà molto dal campionato, perché se si crea la giusta mentalità e la squadra inizia a girare allora può andare bene, ma se si perdono punti per strada può diventare pericoloso. Ad esempio credo che in Promozione una delle protagoniste sarà la Jonica, che mi ha favorevolmente colpito in fase di ritiro”.

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