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Al terzo anno in prima squadra, ha adesso la possibilità di essere protagonista in Serie D, anche grazie al regolamento per gli under. Il centrocampista giallorosso Fabio Bossa guarda con fiducia alla stagione che sta per cominciare: “Per me è un motivo d’orgoglio restare nel giro della prima squadra. Spero di trovare più spazio quest’anno e di giocare un gran campionato insieme ai miei compagni”.
Il classe ’98 ha avuto già l’opportunità di esordire in Lega Pro, nelle sfide contro Martina e Akragas del torneo 2015-16. “Sicuramente esordire nel mio stadio, con la squadra della mia città, è stato emozionante. In tribuna c’erano i miei genitori che dopo tanti sacrifici hanno visto coronare il nostro sogno. Ringrazio i mister Arturo Di Napoli e Lello Di Napoli, con cui ho avuto la possibilità di debuttare, ma anche Cristiano Lucarelli mi ha dato tanto”.
Dal “Franco Scoglio” al “Celeste”, quando si concluderanno i lavori nell’impianto di via Oreto. “Il “Celeste” è la storia del Messina, in quello stadio sono passati tanti giocatori importanti. E’ una vera bolgia, speriamo di giocare presto lì, potrebbe darci quella spinta in più”.
Il pensiero è però rivolto a quel professionismo perso in maniera incredibile, con la mancata iscrizione del club che era in mano a Franco Proto: “Quanto accaduto a luglio è stato tragico, ma ora c’è questa opportunità grazie al presidente Sciotto e dobbiamo ripartire. In ritiro stiamo facendo un bel lavoro, grazie ai grandi che stanno aiutando noi giovani a intraprendere la strada giusta. Siamo in ritardo, il mister sta cercando di accelerare i tempi. E’ esigente e vuole il meglio da noi, ma è giusto così, perché una piazza come Messina merita questo e altro”.
“Il mio obiettivo – prosegue il centrocampista – è collezionare più presenze possibili e coronare il sogno di vincere il campionato. Dopo tutte queste delusioni speriamo che sia l’anno giusto. Dobbiamo stare tranquilli, pensando domenica dopo domenica e giocando senza assilli”. Otto i reduci dal vivaio del vecchio ACR. Su chi scommette Bossa? “Ci sono dei giovani interessanti, tutti possono dare una mano alla causa del Messina. Da Lia, che ha vinto il campionato con la Sicula Leonzio, a Carini e Benfatta“.