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Bonina detta le condizioni per il nuovo corso della Sigma: “Iscriverò la squadra ma servono forze nuove”

Il momento della verità tanto atteso dai tifosi e dagli appassionati in genere è arrivato. Al termine di una stagione travagliata, faticosa e che non ha regalato le gioie auspicate in sede di programmazione il presidente della Sigma Barcellona Immacolato Bonina ha incontrato la stampa per svelare i progetti futuri della sua società, giunta per il quarto anno di fila nei playoff promozione della seconda serie nazionale ed eliminata al primo turno. Nella sede sociale di Via Roma il massimo dirigente giallorosso ha parlato, come sempre accade, a trecentosessanta gradi, in modo retrospettivo guardando al passato e volgendo lo sguardo al futuro della sua creatura.
In un ambiente gremito da addetti ai lavori e semplici tifosi il numero uno della Sigma ha iniziato riassumendo i suoi sette anni di gestione: “Vi ringrazio per la presenza massiccia, questa è la conferenza dove tirerò le somme e guarderò al futuro. La città era contenta per il ritorno del grande basket dopo il trasferimento della squadra a Messina. Nel 2007/08 avevo due obiettivi in mente, in primis riportare a Barcellona la grande pallacanestro e questo l’abbiamo raggiunto alla grande, poi l’altro era puntare alla A1 cosa che ci è sfuggita per diversi fattori. Partimmo con grande entusiasmo e nonostante la penalità del meno sei in classifica raggiungemmo i playoff. Anno indimenticabile quello, poi programmammo il grande salto e riuscimmo con Gramenzi in panchina a centrare la promozione dalla A Dilettanti. Erano esattamente 4 anni fa, sicuramente ho fatto errori ma guardo avanti. Ho alzato l’asticella delle ambizioni e abbiamo provato subito a salire dalla serie A2 con Pancotto e allestendo una super squadra con Crispin play, l’anno successivo riconfermiamo Pancotto ed allestiamo nuovamente una squadra stellare. Vincere però non significa solo spendere soldi ma programmare secondo regole ben precise, arriviamo primi e non saliamo. Lo 0-3 ai palyoff con Trento è ancora nelle menti di tutti, più della post season di quest’anno contro l’Orlandina. Non ci fermiamo e riprogrammiamo più forti prendendo il play più forte della categoria Collins, i vari Toppo, Maresca, Fantoni, il campionato è difficile perché collezioniamo 14 sconfitte. Inutile rivangare il passato. In sette anni abbiamo vinto solo un campionato ma in realtà siamo tra le società più credibili del panorama italiano, lo dicono i fatti ed il lavoro costante”.

Immacolato Bonina in conferenza stampa
Immacolato Bonina in conferenza stampa

Sono questi gli argomenti introduttivi di Immacolato Bonina che parla direttamente alla sua città col quale lo lega da sempre un rapporto viscerale ma che si augura di fatto più vicina nel prossimo futuro. “Lavoriamo in prospettiva. L’aspetto che più mi sta a cuore è che che con la partita di Capo d’Orlando, società alla quale faccio i miei auguri per la finale, vetrina per tutto il movimento siciliano, si è chiuso un ciclo di sette anni. Ho speso molte energie economiche e mentali, ringrazio tutti i soci che mi sono stati vicini sottraendo tempo alle loro aziende e famiglie. Oggi, 31 maggio, però va resettato tutto e se ci sono le condizioni riprogrammare. Il titolo sportivo è un bene della città e rimane a Barcellona, garantirò tutti gli adempimenti onerosi e ripianerò tutti i debiti pregressi. Tutto le vicende relative al passato saranno azzerate, iscriverò entro il 30 giugno la squadra, poi se la città nella sua globalità riuscirà a creare le condizioni economiche perché non sia più la squadra del solo Bonina, riprogrammeremo. Barcellona si deve sdoganare da Bonina e riprogrammare il proprio futuro. Se l’ambiente sposerà il progetto, come è successo in diverse piazze italiane nel corso di questi anni, come Veroli, Casale e Biella, il 30 giugno ci sarà la disponibilità del sottoscritto per ripartire con entusiasmo ma con parametri ben diversi.  Io ci sarò sempre ma se accanto a me non ci sarà la città, chiuderò i battenti. Parlare di cifre è una cosa che da fastidio, io amo questa città e non dimentico l’entusiasmo e le emozioni vissute insieme ma bisogna ripartire e far sì che tutti sentano Barcellona come la propria squadra. Dobbiamo essere noi Barcellonesi, artefici del nostro destino e  se tutti insieme remeremo nello stesso verso riusciremo ad andare avanti. La città ha un mese di tempo per poter valutare e affiancarmi in questo progetto. Tifosi, imprenditori, professionisti, le porte della società sono aperte a tutti ed anche un giocatore deve venire a Barcellona perché deve avere gli stimoli per mettersi in mostra”.
La conferenza prosegue e si entra nel dettaglio della questione tecnica con i tifosi che sollecitano il massimo dirigente a non abbandonare la scena: “Non parlo di cifre, amo questa città, c’è entusiasmo ma da solo non basta. Siamo stati solo la tredicesima piazza per pubblico, non voglio pensare in negativo, la base è l’amore per Barcellona. Il mio sdoganamento deve creare nuova linfa e vitalità alla squadra. Avrei potuto mettere il titolo in vendita ma ciò non succederà. Mi prendo un impegno non indifferente ma totale per iscrivere la squadra. Serve un pool di imprenditori per ripartire, Bonina ci sarà sempre ma serve un coinvolgimento di forze nuove. Siamo ancora in una fase embrionale, c’è un mese di tempo per far decollare il nuovo progetto. Tutti quanti saranno partecipi del progetto. Abbiamo di certo le idee chiare, vogliamo spendere bene i soldi, errori ne sono stati fatti specie nel delegare tutto alla parte tecnica. Se si ripartirà il mio peso nell’area tecnica sarà influente. Le squadre che si stanno giocando il campionato partivano con dei budget più ridotti rispetto a noi, Verona e Torino”.

La sede sociale di Via Roma gremita da tifosi ed addetti ai lavori
La sede sociale di Via Roma gremita da tifosi ed addetti ai lavori

L’imprenditore del settore alimentare si assume le proprie responsabilità per la gestione del passato ma è anche consapevole che in futuro si dovrà avviare un nuovo percorso, ridiscutendo delle singole cifre a libro paga: “E’ stato un errore grave l’aver riazzerato totalmente la squadra arrivata prima lo scorso anno. Se si dovesse ripartire la priorità sarebbe certamente Calvani perché conosce meglio di chiunque altro la piazza e l’ambiente. Ma non voglio parlare di nomi per ora.  Nel calcio ho sempre avuto al mio fianco giocatori storici nelle varie stagioni mentre nel basket non sono riuscito a ricreare uno zoccolo duro. La voglia di arrivare subito all’obiettivo mi ha spinto a commettere valutazioni affrettate. I giocatori ,se vogliono restare a Barcellona, devono accettare nuove cifre, non più quelle del passato. Si ridovrà discutere dei contratti in essere. Questo comunque è il secondo step. La priorità è iscrivere la squadra al campionato entro il 30 giugno”.
Infine la questione PalAlberti coi lavori ormai pronti a partire. “Per il palazzetto non penso in negativo, credo che in 3-4 mesi i lavori possano completarsi e la struttura essere pronta in vista dell’esordio di ottobre. Ho capito come la città sia legata alla squadra, Barcellona esporta il suo marchio positivo in tutta Italia. Attorno al basket c’è un intero movimento. Penso in positivo ma servono fatti concreti”.

Questo il video della conferenza stampa di fine stagione del presidente della Sigma Barcellona Immacolato Bonina:

Questo il video dell’intervista col presidente della Sigma Barcellona Immacolato Bonina che auspica il coinvolgimento di nuovi soci:

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