Griccioli dopo il ko di Bologna: “Non dobbiamo mai mollare un centimetro”

Il ritorno in serie A tarda a riservare la gioia più attesa per i tifosi dell’Orlandina che devono registrare la seconda sconfitta consecutiva dopo quella all’esordio con Pistoia. Eppure la sfida di Bologna, da considerarsi un primo scontro diretto per la salvezza, ha fornito indicazioni contrastanti. Una squadra biancoazzurra che prima se la gioca ad armi parim poi va sotto nel punteggio, anche di ventuno punti ed infine centra una rimonata incredibile, complice un Freeman in grande spolvero che non ha perso fiducia nel corso della gara ed ha scritto a referto  27 punti ed un parziale di 25-7.
In sala stampa il tecnico paladino Giulio Griccioli parla dell’atteggiamento che la sua squadra deve sempre tenere in massima serie: “La prima cosa che voglio sottolineare è che non dobbiamo mollare mai. Io ho sbraitato e urlato anche sotto di venti punti, quando, penso, nessuno credeva a una rimonta. È vero che le giocate di Freeman sono state incredibili e ci hanno aiutato, ma abbiamo fatto tanto in più anche in difesa. I lunghi in quintetto sono stati bravi, e nonostante abbiamo avuto qualche problema con Flynn, che ha accusato dopo poco un problema, e Burgess, che non è riuscito a prendere un tiro comodo, ma ha giocato con una sublussazione al pollice e credo che nessuno possa dirgli nulla. Sono contento comunque della reazione dei miei, peccato che sia finita così, ma credo che per quello che ha fatto durante la gara, Bologna ha meritato la vittoria finale”.

L’allenatore Giulio Griccioli catechizza l’ala Burgess

In casa virtussina grande soddisfazione invece per coach Giorgio Valli che dopo la prima sconfitta di Sassari vince ed archivia il fastidioso meno due in classifica, rialzando le proprie quotazioni nella corsa salvezza. Questo il pensiero dell’allenatore bianconero che elogia la gioventù della sua squadra, caratteristica predominante nell’organico emiliano: “Non è mai facile vincere una partita, e per questo ho fatto prima di tutto i complimenti ai miei. Non abbiamo avuto lucidità in alcuni, ma è dovuto all’inesperienza del roster. Non voglio raccontare sempre la storia che siamo giovani, ma certi miei giocatori non hanno mai visto cose del genere. Ad esempio non hanno mai visto un giocatore come Freeman che prende fiducia e spara da ogni lato, realizzando nonostante fosse marcato”.

Daniele Straface

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