L’ex giallorosso Daniele Portanova è uno degli svincolati di lusso, destinati ad animare il mercato nelle prossime ore. Il suo procuratore Matteo Materazzi ha già chiarito alla nostra testata che il difensore proverà per il dodicesimo anno consecutivo ad assicurarsi un posto nel massimo campionato, mentre appare improbabile un doppio declassamento in Lega Pro: “Ho un buon rapporto con Lo Monaco e Ferrigno, che stimo e rispetto – ha ammesso l’agente – Ritengo però che Daniele meriti un club di serie A, senza volere con questa affermazione togliere qualcosa ad una realtà storica ed ambiziosa come quella peloritana” (clicca qui per l’intervista integrale).
In realtà dalla massima serie è arrivata fin qui soltanto una timida proposta del Cesena, che poi si è orientato su altri obiettivi dopo che il 35enne ha preferito temporeggiare in attesa del Genoa, con il quale è stata concordata infine la rescissione del contratto. Discorso decisamente differente tra i cadetti. Nelle ultime ore ha compiuto un passo deciso il Bologna, che spera di assicurarsi un clamoroso ritorno di Portanova, che ha militato per quattro anni con i felsinei. Sul tavolo restano il sontuoso biennale offerto dall’ambizioso Spezia ed anche un’offerta del Bari, che prova a sfruttare la presenza nella neonata società di dirigenti che nel recente passato avevano allacciato sotto la Lanterna un ottimo rapporto con il calciatore.
In attesa di capire se qualcuna di queste operazioni dovesse arrivare a buon fine, il Messina tenta l’affondo per assicurarsi l’esperto Armando Perna. Il 33enne originario di Palermo, l’anno scorso a Padova, ha militato per ben dodici stagioni consecutive in serie B con le maglie di Livorno, Salernitana e Modena, dove è stato titolare inamovibile tra il 2007 ed il 2013. È in ottima forma, dal momento che ha svolto la prima parte della preparazione a Coverciano con l’Associazione Italiana Calciatori e poi ha continuato ad allenarsi – e lo sta facendo tuttora – con la Correggese, la formazione vincitrice degli ultimi play-off di serie D.
Il difensore non scende in C dalla lontana stagione 2001-2002, quando collezionò 12 presenze in C1 a Livorno. Perna nel luglio scorso, contattato da MessinaSportiva, non nascose il suo apprezzamento per la piazza: “C’è la mia disponibilità a scendere di una categoria, anche perché Messina è una realtà importante. Poi con questo girone unico il livello inevitabilmente salirà. Magari non sarà proprio allo stesso livello della B però ci si avvicinerà”.
Nello spogliatoio giallorosso anche alcuni volti noti: “Sono di Palermo, come il mio concittadino Giorgio Corona, e conosco ovviamente Bjelanovic. Ho affrontato da avversario il Messina con le maglie di Modena, Palermo e Livorno”. Ferrigno prova a sfruttare anche il canale preferenziale con il suo procuratore, Beppe Accardi, che a gennaio traghettò un altro suo assistito, Rocco D’Aiello, da Trapani a Messina. Per Perna va vinta la concorrenza del Vicenza neopromosso in B.
C’è poi un altro calciatore originario del capoluogo siciliano, l’attaccante Pietro Balistreri, sempre ad un passo dalla città dello Stretto, come ha ammesso anche il suo agente Guglielmo Arciello (clicca qui per rileggere l’intervista). La fumata bianca potrebbe arrivare già nelle prossime ore.
È sfumato invece l’interessamento per Marco Giovio: la punta infatti non ha lasciato Grosseto. Discorso simile per i difensori Fabio Tito e Christian Conti, che non si sono mossi da Caserta. Il primo, appena ingaggiato dall’Ischia, è stato ritenuto incedibile dal dg Pannone (clicca qui per rileggere l’intervista rilasciata alla nostra testata). Il secondo, chiuso anche dall’ex giallorosso D’Alterio, è destinato invece a non trovare spazio. I rossoblu avevano raggiunto un accordo di massima per la sua cessione, ma il 27enne romano ha comunque rifiutato sia l’ipotesi Messina, per l’eccesiva lontananza da casa, che la Juve Stabia, in quanto non lo avrebbe convinto l’incertezza che caratterizza in questa fase un club che ambiva al ripescaggio ed ora dovrà ritrovare motivazioni e stimoli per non deludere anche in Lega Pro. L’ex Como appare adesso destinato a restare ai margini di un gruppo che si candida ad un ruolo da protagonista, come dimostra la positiva esperienza in Tim Cup ed il vivace 2-2 dell’esordio al “Granillo” con la Reggina.