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Bocce, il Master messinese a Notore e Bicchieri. “Un segnale per ripartire”

È stato un mese intenso e coinvolgente per gli appassionati di bocce, che si sono finalmente lasciati alle spalle i mesi di stop dovuti al lockdown. Il primo Master messinese, che si è svolto dal 6 al 31 luglio, ha coinvolto tutti i bocciodromi cittadini: Torre Faro, Faro Superiore, San Giovannello e Gazzi. A trionfare nella categoria A-B è stato Massimo Notore della società “Le Vittorie” di Torre Faro, mentre per la categoria C ha vinto Orazio Bicchieri della società di San Giovannello, un 17enne dal sicuro avvenire. Per loro una targa di ricordo, un kit di bocce e la possibilità di poter arricchire il proprio score di punti. Quasi quattro settimane di gare caratterizzate dalla sana rivalità ma anche dal rispetto che porta una passione comune.

Bocce
Orazio Bicchieri con il presidente della società organizzatrice Filippo Nunnari

A fare, e bene, gli onori di casa è stato il Gruppo Bocciofilo Gazzi ed è proprio nel bocciodromo di via San Cosimo che si sono svolte le fasi a eliminazione diretta delle due categorie dopo i gironi, per un format che, facendo un paragone calcistico, assomiglia molto alla Champions League. Le bocce a Messina hanno dato un segnale importante a tutto il movimento sportivo cittadino, ma oltre questo Notore si gode anche la vittoria finale arrivata contro Paolo Alibrandi (“Fratellanze” di Faro Superiore) con un netto 12-4: “È stato un bel torneo, credo di aver giocato bene – ha sottolineato Notore –. Questo successo mi rende particolarmente felice perché in semifinale me la sono vista davvero brutta, perdevo 9-3 e ho rimontato fino al 12-9. Faccio i complimenti al mio avversario per la bella partita”.

Notore è soddisfatto soprattutto per il clima in cui si è svolto l’intero torneo: “Sono contento di aver vinto, ma soprattutto mi sono divertito molto. Con i giocatori delle altre società ci conosciamo, siamo amici e questo è lo spirito che ha caratterizzato tutte le partite, c’è stato molto fair play. Le società vivono difficoltà e disagi comuni, nonostante tutto in città è stato organizzato un bel torneo che ha coinvolto tutti e quattro i bocciodromi cittadini. Eventi così fanno bene a tutto il movimento, quella messinese è una realtà in cui manca la cultura per affrontare questo sport, fino a pochi anni fa c’erano ben tredici società, ora sono ne sono rimaste solo quattro. Questo è un dato significativo”.

Bocce
I premi consegnati ai due vincitori

Per la categoria C ha vinto Bicchieri, giovane di belle speranze con un recente passato nel calcio vista la militanza nelle giovanili del Gescal, che in finale ha superato Arturo Piccione (“Le Vittorie” di Torre Faro) per 12-4. Per 17enne messinese le bocce sono un autentico affare di famiglia: “Punto al salto di categoria e quindi questa vittoria consente di aumentare il mio score personale. Gioco a bocce da quando ero piccolo: mio nonno è da sempre appassionato di questo sport, ma anche mio zio e mia mamma bocciano, quindi si può dire che ce l’ho nel sangue. Ho iniziato per caso e mi è piaciuto subito, la famiglia ci ha messo del suo perché mi hanno sempre incoraggiato dicendo che sono portato e quindi ho iniziato a giocare anche a livello agonistico. Non è semplice, non si ha lo stesso clamore mediatico di altri sport, ma c’è tanto entusiasmo e voglia di fare affinché possa crescere in città la cultura verso questo gioco”.

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