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Messina

Bloccate quaranta auto a Villa San Giovanni. Tre denunce nella notte

“Ci sono quaranta auto bloccate con ottanta persone a Villa San Giovanni nel piazzale Anas, fermate dalle forze dell’ordine per dichiarazioni irregolari, che stanno bloccando l’arrivo in Sicilia anche delle merci ed è grave che questo accada”. Lo ha denunciato il sindaco di Messina Cateno De Luca, che martedì mattina, all’alba, è tornato agli imbarcaderi della Caronte & Tourist per verificare i controlli delle auto che sbarcano in Sicilia.

Lunedì sera il sindaco aveva convocato una Giunta straordinaria proprio davanti alla stazione degli arrivi, per impedire l’arrivo di qualunque auto privata, come prevede il nuovo Dpcm che consente sullo Stretto soltanto il traffico merci e di persone autorizzate, come gli operatori sanitari.

Cateno De Luca
Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, presente ai controlli dei mezzi provenienti a Messina (foto Ansa – Carmelo Imbesi)

“L’assessore e il vicesindaco di Villa San Giovanni mi hanno confermato la presenza di queste auto ferme. Sembra che non vogliano tornare indietro e quindi qualcuno dovrà fare qualcosa. Inoltre ora le Istituzioni si dovranno occupare di queste persone, alle quali è già stata prestata prima assistenza”, ha aggiunto De Luca.

Secondo il primo cittadino “i controlli non funzionano a dovere. Queste auto che non hanno autorizzazioni valide si dovevano bloccare prima, non quando arrivano a Villa San Giovanni o a Messina“. 

Anche la giornata di lunedì è stata caratterizzata da annunci belligeranti sul paventato blocco dello Stretto, reiterati in svariate dirette nazionali e su Facebook, in live con numeri da primato assoluto (170mila collegati nei momenti di picco), anche se la montagna, in piena notte, aveva partorito un topolino.

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I controlli sulle temperature corporee oltre che sulle autorizzazioni a Messina (foto Ansa – Carmelo Imbesi)

Tra i 26 veicoli sbarcati con la nave delle ore 22 soltanto tre si erano rivelati non in regola: due provenienti dalla Germania e uno dalla Slovacchia, dirette a Catania, Niscemi e Licata, con i dieci passeggeri che sono stati denunciati. Lunedì mattina, invece, come detto, il blocco di una quarantina di mezzi già prima della partenza.

A margine di una giornata piuttosto movimentata, il primo cittadino aveva annunciato inoltre la firma di un’ordinanza che prevede l’istituzione di una banca dati per sapere con largo anticipo chi si sta spostando e perché, ammettendo però dei dubbi sull’effettiva fattibilità.

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