Il suo impatto sul match è stato quello giusto. Dopo essersi finalmente messo alle spalle il periodo nero per l’infortunio Sasa Bjelanovic, subentrato nella ripresa, ha sfiorato il gol che avrebbe regalato al Messina un pareggio meritatissimo. Il suo amico De Zerbi, ex compagno al Cluj, formazione rumena con cui ha anche disputato la Champions, gli ha però giocato un brutto scherzo. “Avevamo preparato la partita puntando a non farsi salire. Li abbiamo aspettati, trattandosi di una squadra composta da elementi molto rapidi, che amano andare in profondità. Nel primo tempo siamo stati forse rinunciatari, però penso che affrontavamo una delle squadre che ha espresso sin qui il miglior calcio del girone, superiore anche rispetto a Matera, Casertana e Salernitana. Nonostante ciò ritengo che il risultato sarebbe essere dovuto essere diverso se guardiamo alle statistiche e contiamo le occasioni pulite che abbiamo costruito”.
Sulla sua condizione e le chances avute sotto porta, una in rovesciata e l’altra con un bel tuffo di testa, aggiunge: “Per un attaccante è importante trovarsi lì davanti e rendersi pericoloso. E’ un buon segnale rispetto alle prime partite che ho giocato nelle quali non riuscivamo ad entrare in area di rigore avversaria. La squadra nel suo complesso sta trovando una condizione fisica adeguata. Tutti hanno corso per 90’, contro un avversario bravo in fase di palleggio. Abbiamo tenuto i ritmi alti. Per me non è facile, essendo il mio modo di giocare soprattutto fisico. Sto lavorando dunque per recuperare il tempo perduto. Ho perso 60 giorni di allenamento e non mi era mai successo prima. Devo avere ancora pazienza, la condizione arriverà”.