Il tecnico Oberdan Biagioni si gode i progressi del suo Messina, che non è riuscito però a bissare il successo di Nocera: “Volevamo ottenere il massimo ma non ci siamo riusciti. Pesano i nostri demeriti ma anche un po’ di sfortuna sotto porta. Per la seconda gara consecutiva non prendiamo gol: la squadra sta trovando l’equilibrio che è sempre mancato. Come qualità della manovra abbiamo fatto meglio nel primo tempo, ma abbiamo avuto più occasioni nella ripresa”.
A tenere banco è sempre il mercato, anche perché dalla cintola in su manca qualcosa dopo gli addii di Petrilli, Gambino e Rabbeni, che oggi ha esordito ad Altamura: “Ancora non siamo completi, mancano degli elementi che speriamo di avere disponibili già da domenica. Ci manca un riferimento forte fisicamente in mezzo all’area e diventa difficile fare respirare la squadra. Non possiamo fare a sportellate con i difensori ma giocare in velocità e questo ti fa sbagliare qualcosa in più, soprattutto su un campo che non ci aiuta a giocare”.
Biagioni ha parlato espressamente degli obiettivi richiesti al ds Torma e al responsabile dell’area tecnica Castorina: “Stiamo lavorando per uno o due attaccanti, perché serve anche un’alternativa al titolare. Abbiamo inquadrato la difesa, manca qualcosa in mezzo al campo. È arrivato Ferrante, adesso attendiamo un terzino sinistro e una mezzala sinistra under. Sambinha e Baldè? Spero possano tornare ai livelli a cui si sono già espressi in carriera”.
Ha pesato il doppio impegno in quattro giorni, a maggior ragione per una squadra totalmente rinnovata: “Abbiamo iniziato bene questo nuovo percorso, i ragazzi mi hanno soddisfatto. Paradossalmente abbiamo sofferto di più in superiorità numerica, per errori individuali. Presto otterremo risultati migliori. Quando sono arrivato eravamo a terra fisicamente. Giochiamo ogni tre giorni, quindi ci alleniamo meno e abbiamo meno tempo per recuperare. Chiaramente chi arriva ha anche una preparazione diversa. Mentalmente la squadra soffre perché si sprecano tante energie nervose, a differenza di piazze meno importanti, che hanno meno pressioni”.
Ancora una volta protagonista il portiere brasiliano Lourencon: “Abbiamo scelto Jairo perché sapevamo cosa poteva darci. Trasmette sicurezza al reparto. Ha un percorso importante alle spalle, qui si può rilanciare. Ma è ovvio che in caso di necessità, con il regolamento degli under, potrebbe anche tornare in panchina”.
Biagioni ha parlato infine anche di singoli, da Biondi, schierato ormai stabilmente in difesa, all’ultimo acquisto Catalano: “Il ruolo naturale di Kevin è quello. Nasce esterno e poi è stato adattato a centrocampo. Nella ripresa ha preso coraggio e fiducia. Per Giovambattista contro la sua vecchia squadra non era facile. È arrivato ieri, non era semplice collocarlo ma ha offerto degli spunti importanti. Ad ogni modo ora a San Cataldo speriamo di offrire un’altra prestazione importante”.