Messina in finale dopo una rimonta da urlo. L’allenatore dell’Acr Oberdan Biagioni loda lo spirito della sua squadra, ma anche la qualità del gioco offerto contro il Giulianova, battuto per 3-2 al “Franco Scoglio”: “Ci siamo ritrovati sotto di due gol senza sapere il perché, a causa di due errori individuali. Il primo dopo aver perso la palla sulla trequarti, il secondo è arrivato su un rigore dubbio. La squadra, però, ha fatto grande calcio e ci ha sempre creduto, è stato il più bel primo tempo di tutta la stagione. Certo, sarebbe stato meglio non subire quei due gol, che hanno reso la partita da cardiopalma”.
La rimonta, maturata con i gol di Catalano, Biondi e Traditi, ha regalato a tutti emozioni forti. “Ringrazio i miei giocatori che hanno fatto qualcosa di straordinario. Questo 3-2 è arrivato non per caso, ma per la qualità mostrata, attraverso un gran primo tempo, fatto di gioco in velocità. La finale è una gratificazione importante e posso solo ringraziare tutti quanti i ragazzi e la società che li ha presi”.
Finale raggiunta anche grazie all’apporto dei tifosi che hanno incitato la squadra dall’inizio alla fine. “All’inizio lo abbiamo forse accusato, ma questa cornice di pubblico dopo il 2-0 ci ha caricato, senza mollare mai. E’ un peccato non aver potuto avere sempre questo pubblico per tutta la stagione, ha fatto la differenza insieme alla mia squadra”.
Per la finale col Matelica del 18 maggio Biagioni è stato però squalificato, dopo l’allontanamento da parte dell’arbitro insieme a Castorina: “Ha cacciato tutta la nostra panchina – spiega il tecnico giallorosso – quando è accaduto da ambo le parti un parapiglia. Non è successo niente di grave, purtroppo è andata così e l’importante è aver vinto. Ora concentriamoci sul campionato dove ci sarà da lottare. Il ricorso respinto per la gara con il Città di Messina? Dispiace, perché alla luce di questa sentenza non possiamo più parlare di playoff, sono comunque cose che capitano. Adesso godiamoci questa vittoria, poi ci aspetta una partita difficilissima con il Troina, sarà ancora più dura di quella con il Giulianova“.